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mercoledì 5 ottobre 2022

Che cos'è l'HOLODOMOR: il genocidio terribile di Ucraini dimenticato

                                                    

Un genocidio di Ucraini (Holodomor) tra i diversi già subiti, peraltro non ancora terminati. ma tuttora in corso.

Riportiamo un sunto da un testo recente di un noto e notevole scrittore, già direttore di giornali quotidiani importanti, scusandomi per eventuali non volute imprecisioni.

Holodomor, equivalente ucraino di olocausto o genocidio, deriva da una espressione ucraina "moryty holodom" che significa:"infliggere la morte attraverso la fame" ( ad esempio come la morte del Conte Ugolino imprigionato descritto da Dante).
La morte per fame è quella che fu inflitta dai sovietici di Stalin all'Ucraina, in particolare negli anni 1932 e 1933, descritta da una imponente base di documenti e testimonianze, e che causò all'incirca cinque milioni di morti.

La tragedia era iniziata nel 1929 allorchè prese il via la campagna di espropriazione delle terre appartenenti ai cosidetti "kulaki" (contadini) indicati come nemici di classe, e ordinata da Stalin.
Erano anni di grandi carestie in tutta Europa e in Russia in particolare (mancanza di cibo) e Stalin decise di approfittarne per "impartire una memorabile lezione ai contadini".
La collettivizzazione colpì sopratutto i piccoli coltivatori riducendoli alla fame, e alla morte.
Nel 1934 Mosca annunciò che i kulaki, stimati nel 1928 in 5 milioni e seicentomila persone, erano stati ridotti alla fine a sole centoquarantanovemila unità.
Tra la fine del 1932 e l'estate del 1933 la fame fece in URSS, in meno della metà del tempo, circa sette volte più vittime del Grande Terrore praticato da Stalin tra il 1937 e il 1938.

Il genocidio ucraino generato dal regime comunista sovietico, dichiaratosi minacciato da un nemico di classe, cercò in questo modo di distruggere per fame un gruppo nazionale che esisteva precedentemente.
La prima mortalità di massa fu causata direttamente dal fatto che le autorità sovietiche fissarono percentuali di requisizione di cibo altissime ( circa il 20% del cibo strettamente necessario alla sopravvivenza della popolazione), mentre in Ucraina fu collettivizzato il 70% delle fattorie contro il 59% della Russia).
Un cordone di militari alle frontiere isolava l'Ucraina dalla Russia allo scopo di mantenere il blocco economico e alimentare.

Le autorità si accaniscono sui contadini privandoli di ogni mezzo per procurarsi del cibo.
Quando essi decidono di mangiare i propri animali domestici o di cacciare, i commissari governativi li precedono raccogliendo cani e gatti, distruggendo la selvaggina, gli uccelli e i nidi, mentre i contadini muoiono di fame accanto a silos pieni di grano sorvegliati da truppe militari.
Si verificano casi di cannibalismo, rivelati pubblicamente in Russia solo nel 1989 ai tempi di Gorbacev, di persone che facevano a pezzi i morti e li cuocevano, uccidevano i figli e li mangiavano.
Alcuni che si erano macchiati del delitto di cannibalismo vennero fucilati mentre coloro che avevano affamato i genitori andavano impuniti.

L'Ucraina a quell'epoca era completamente isolata con sbarramenti militari attorno alle città per impedire ai contadini affamati di riversarsi in massa in città, chiusura totale delle frontiere Ucraine e blocco di ogni informazione e comunicazione proveniente dall'Ucraina.
I visitatori che da Mosca giungevano a Kiev erano costretti ad un itinerario fisso, impediti i contatti con la popolazione e visite solo a luoghi consentiti mostrati senza tracce di carestia mortale.

Per circa un decennio fuori dall'Ucraina non si seppe nulla della gigantesca moria per fame e mancanza di cibo.
Solo nel 1944 un docente di Diritto Internazionale della Yale University iniziò a scrivere e comunicare notizie sulla carestia, e parlò chiaramente di genocidio praticato dalle autorità sovietiche contro gli Ucraini.
Altre notizie in merito furono pubblicate nel 1946 da Viktor Kravcenco che era un addetto russo alla missione commerciale sovietica in America, il quale poi non ritornò più in Russia e rimase negli USA  per evitare rappresaglie a casa propria.
La pubblicazione del suo libro diffuso poi in tutto il mondo è considerata l'inizio "culturale" della cosidetta Guerra Fredda.
Ci furono anche reazioni furiose contro Kravcenco da parte di intellettuali comunisti di vari paesi europei, in particolare in Francia con una campagna di stampa organizzata dal Partito comunista francese, che Kravcenco denunciò alla autorità giudiziaria.
Nel processo che seguì vari testimoni raccontarono del genocidio detto Holodomor.
Ma quasi tutti i giornalisti parlarono della carestia mortale inflitta agli Ucraini come se si trattasse  di una lite o scaramuccia marginale tra opposte fazioni e propagande.
Si dovranno attendere 40 anni dopo il processo Kravcenco e più di 50 anni dopo il genocidio ucraino per fame di circa cinque milioni di persone perchè i fatti terribili e micidiali  venissero a galla in modo evidente con la pubblicazione  nel 1986 di un libro di Robert Conquest intitolato " Raccolto di dolore. Collettivizzazione sovietica e carestia terroristica".
In Italia l'opera fu pubblicata dopo altri 18 anni nel 2004 e fu l'ultimo paese considerato civile a dare notizia alla propria popolazione del genocidio praticato in Ucraina dai sovietici di Stalin, a seguito dell'attitudine riluttante degli intellettuali dell'informazione ad occuparsi di problemi gravi e significativi nella storia della Russia sovietica.

Solo nel marzo del 2008, cioè pochi anni fa, diciannove nazioni indipendenti, cui si unì anche l'Italia, hanno riconosciuto che l'Holodomor fu un vero genocidio di dimensioni epocali di 5 milioni di Ucraini fatti morire espressamente di fame e di stenti, di cui Stalin ed il gruppo dirigente sovietico furono i responsabili.
Nell' ottobre del 2008 il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione in cui l'Holodomor viene definito " Crimine contro l'Umanità".    

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