Nel settembre del 1941 le armate naziste conquistarono Kiev, capitale dell'Ucraina, già posseduta da anni dalle truppe Russe, messe in fuga dai nazisti di Hitler e ritiratesi rapidamente oltre i confini Ucraini.
Kiev contava circa 850.00 abitanti di cui circa 170.000 Ebrei o di origine ebraica.
335.000 abitanti riuscirono a fuggire dalla città, tra cui 100.000 di origine ebraica.
33.771 di quelli rimasti nella città furono sterminati in due giorni dai nazisti a Babij Jar. e le fucilazioni a Babij Jar continuarono nei giorni e nei mesi successivi senza sosta.
Nè in Ucraina e nè in Russia nessuno disse o pubblicò mai nulla su questa strage di Ucraini di origine Ebraica nemmeno quando i sovietici ritornarono e rioccuparono l'Ucraina alla fine della II guerra mondiale.
Solo nel 1959 uno scrittore russo cominciò a denunciare pubblicamente notizie su questa strage di Ebrei e di Ucraini di origine Ebraica lamentando che nessuno avesse raccontato mai nulla di questa strage e che a Babij Jar nessuno avesse mai nemmeno installato una lapide o un minimo e misero ricordo di questa strage.
Solo nel 1961 il poeta russo Evtushenko scrisse una poesia intitolata "Non c'è un monumento a Babij Jar" in cui si diceva chiaramente che quella di Babij Jar era stata una strage micidiale enorme di Ebrei Ucraini, e lesse detta poesia agli studenti del Politecnico di Mosca, indicando che fino a quel momento la strage era stata occultata (probabilmente a causa di qualche attitudine di antisemitismo persistente allora in Unione Sovietica).
Evtushenko fu attaccato duramente dalla nomenclatura sovietica per quella poesia e accusato di "tradimento del popolo Russo".
Shostakovich scrisse allora il poema sinfonico cantato, detto Sinfonia N.13, inserendo i versi di Evtushenko condividendone il contenuto.
A Mosca successe un putiferio da parte della nomenclatura comunista sovietica al punto che intervenne Krushev che convocò sia il poeta che il compositore e li invitò a modificare le parole e la musica cantata di Babij Yar. Evtushenko accettò e fece piccole modifiche marginali al testo, mentre Shostakovich non modificò nulla e cadde definitivamente in disgrazia presso le autorità sovietiche.
Krushev arrivò al punto di mettere in dubbio la lealtà di taluni ebrei Ucraini che potevano aver collaborato con il nemico.
Dopo che Krushev fu destituito nel 1964 venne pubblicato un testo di Anatolij Kuznecov in cui vennero date le reali dimensioni della strage di Ebrei Ucraini del 1941: " Babij Jar, Romanzo documentario", dopo di chè ancora quando si chiedeva di visitare Babij Jar le guide ufficiali rispondevano che era inutile perchè non c'era piu' niente da vedere, nemmeno una misera lapide o insegna.
Secondo i calcoli effettuati nel 1946 da una apposita commissione anglo-americana gli occupanti tedeschi sterminarono in totale oltre un milione di Ebrei e di Ucraini di origine ebraica (secondo il libro di Geller e Nekric, e non veniva risparmiato nessuno, nè vecchi, nè donne, nè bambini, li fucilavano,li sotterravano vivi, li uccidevano nelle camere a gas, li bruciavano vivi.
P.S.
Notizie ricavate da un testo italiano recente di un noto giornalista, eminente direttore di quotidiani politici e realizzatore di trasmissioni televisive di storia moderna e di politica di grande valore,
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