mercoledì 24 luglio 2019
martedì 23 luglio 2019
Esplosione del solito GPL esplosivo bellico anche all'Isola d'Elba come le innumerevoli stragi ovunque in Italia ad opera ad opera dei distributori di gas esplosivo di stato.
La solita esplosione di GPL (Gas di Petrolio Liquido), di natura classificabile come esplosivo micidiale di caratteristiche belliche, distribuito e gestito ovunque in Italia da distributori incoscenti, ignoranti e incapaci per conto dell'Ente di Stato, complice per questo di atti di stragismo tra la popolazione utente di detto esplosivo usato senza controlli prevalentemente per cucinare (sic !) in assenza di altri mezzi, per altro innumerevoli, per scaldare pentole e tegami in cucina, usando per questo un gas esplosivo (sic !) e non solo gas di petrolio.
L'irresponsabilità e la mancanza di intelligenza e controlli da parte dell'Ente di Stato gestore dei prodotti petroliferi e fossili mortiferi in tutti i sensi possibili e immaginabili, principale gestore e fornitore di detto gas GPL potentemente esplosivo dedicato al consumo della povera gente in Italia, destinata a lasciarci pure la pelle oltre che il poco denaro posseduto, con stragi ripetute nell'indifferenza generale dei complici di stato di omicidi e stragi continue, senza la giusta e dovuta punizione, sono totali, tipicamente di un paese civilmente e culturalmente sottosviluppato come l'Italia, come dimostrato peraltro giornalmente in tutto quello che fanno e disfano, con il sedere, dai detentori di tali livelli di ignoranza e irresponsabilità del trio Conte / Salvini / Di Maio, notoriamente disprezzati e derisi da tutti in tutta Europa.
giovedì 18 luglio 2019
La microstruttura dello Strato di Trasporto Microporoso (detto PTL) ed il suo effetto sulle prestazioni della Membrana elettrolitica di un Elettrolizzatore moderno PEM-WE per le grandi produzioni industriali di Idrogeno Verde.
In riferimento al link citato:
Lo strato di trasporto poroso (PTL) adiacente agli strati di catalizzatore del complesso MEA (Membrane Electrolytic Assembly) della Membrana Elettrolitica polimerica PEM-WE è un componente di vitale importanza per la distribuzione di corrente elettrica e del trasporto di massa della membrana PEM di ogni elettrolizzatore industriale per la produzione di Idrogeno Verde da energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico).
L'influenza della microstruttura porosa di detto strato di trasporto PTL è rilevante sulle prestazioni ottimali della Membrana PEM-WE.
Sono stati esaminati e caratterizzati due diversi tipi di detto strato di trasporto poroso relativamente alla distribuzione e diametro medio dei pori costituenti detti due tipi di strato microporoso di trasporto.
Le misure di porosità tramite microscopio elettronico ed intrusione di Mercurio e l'analisi micro-tomografica
a raggi X hanno consentito di individuare due strutture limite principali:
una struttura detta SP-PTL a piccoli pori (Small) ed una struttura detta LP-PTL a grandi pori (Large), dove quest'ultima è critica perchè presenta ampie variazioni nelle dimensioni dei pori ed una notevole variabiolità della porosità complessiva.
Misure elettrochimiche di polarizzazione I/V e di impedenza mediante spettroscopia elettrochimica mostrano che lo strato micro-poroso a piccoli pori SP-PTL dà prestazioni di trasporto di massa e di densità di corrente nettamente superiori rispetto alla struttura LP-PTL a grandi pori alquanto disuniformi.
La resistenza ohmica di contatto dello strato poroso anodico e lo strato di catalizzatore gioca un ruolo fondamentale sulle prestazioni ed efficienza del complesso MEA della membrana PEM-WE.
Lo strato poroso PTL è piazzato a sandwich tra lo strato del catalizzatore e le piastre bipolari metalliche di entrambi gli elettrodi ed ha un effetto notevole sulle prestazioni complessive della Membrana PEM-WE.
Detto strato influenza notevolmente i fenomeni di conduzione elettrica e di trasporto di calore e corrente nel complesso MEA, come anche influenza il trasporto di massa delle fasi liquida e gassosa ed il loro flusso nei canali della cella elettrolitica.
Inoltre lo strato PTL funge da supporto meccanico alla Membrana PEM ed agli elettrodi nel caso di celle a pressione differenziata ed è costituito materialmente da polvere di Titanio sinterizzata, feltro di Titanio o fogli estrusi di schiuma di Titanio.
Detti materiali devono avere proprietà morfologiche di porosità, di diametri dei pori, di dimensioni delle particelle e fibre costituenti, di tortuosità dei pori, spessore e permeabilità ottimali necessarie per influenzare positivamente le prestazioni della cella elettrolitica.
Le varie proprietà micro-strutturali dello strato PTL sono rappresentate dalla porosità, dalle dimensioni dei pori, dalla permeabilità, dallo spessore dello strato, dai fenomeni di trasporto delle fasi gas/liquido attraverso i pori, dalla tortuosità, dalla distribuzione dimensionale dei pori, fattori che rivestono una importanza fondamentale sulle prestazioni del complesso MEA della membrana PEM-WE, come dimostrano le curve specifiche di polarizzazione e la spettroscopia dell'impedenza elettrochimica.
Per lo studio delle proprietà dello strato di trasporto poroso sono stati preparati campioni di materiale sia con piccolo diametro dei pori (16 micron) e sia con grande diametro dei pori (60 micron).
La cella elettrolitica utilizzata per la misura delle proprietà dello strato di trasporto poroso è costituita da un complesso MEA (Membrane Electrolytic Assembly) fornito dalla ITM Power UK e consiste in una membrana Nafion 115 e da due elettrodi di cui l'anodo è composto da un film di catalizzatore IrO2/RuO2 di 3 mg/cm2 di carico superficiale ed il catodo è composto da un film di Nero di Pt di 0,6 mg/cm2.
L'area attiva della singola cella è di 9 cm2.
Le piastre elettrodiche metalliche sia all'anodo che al catodo sono costituite da Titanio puro di 3 mm di spessore.
E' stato utilizzato un singolo canale di flusso a serpentina costituito da 9 percorsi paralleli di larghezza e profondità di 1,36 mm e 3,0 mm rispettivamente sia per l'anodo che per il catodo.
Le caratteristiche dei due tipi di PTL poroso da 16 e da 60 micron di diametro medio dei pori sono precisate nella tabella 1 dello studio linkato.
L'acqua deionizzata di circolazione alle portate desiderate è mossa da una pompa peristaltica ed è alimentata sia all'anodo che al catodo a pressione ambiente e ad una temperatura di 80°C.
La morfologia superficiale dello strato di trasporto poroso è stata determinata con microscopio elettronico.
La distribuzione e la dimensione dei pori, ed il volume totale dei pori sono stati determinati mediante porosimetria ad intrusione di Mercurio.
La porosità rotale, la tortuosità del percorso tra i pori, e la distribuzione del diametro dei pori sono state determinate mediante tomografia micro-computerizzata ai raggi X.
La segmentazione dei pori, l'immagine ed il volume tridimensionale sono stati ricostruiti con un software particolare denominato AVIZO.
La caratterizzazione elettrochimica della cella è stata realizzata mediante misura della polarizzazione a valori di densità di corrente con scansione di 0,1 A/sec e nell'intervallo tra 0 e 3 A/cm2.
L'impedenza è stata misurata a diverse densità di corrente tra 0,1 e 3,0 A/cm2.
Le immagini tridimensionali realizzate confermano l'ottima regolarità della struttura micro-porosa a piccoli pori SP-PTL, mentre i pori nettamente più grandi della struttura LP-PTL sono dominati da notevoli irregolarità nella loro forma e delle particelle più grandi componenti.
Questa distribuzione relativa allo strato poroso LP-PTL con pori e particelle irregolarmente più grandi (ca. 60 micron di diametro medio) risulta essere di porosità complessiva notevolmente più irregolare rispetto alla porosità degli strati micro-porosi adiacenti costituiti degli elettro-catalizzatori anodico e catodico usati per realizzare le reazioni elettrolitiche di scissione dell'acqua.
Ciò comporta per conseguenza per lo strato LP-PTL un contatto non uniforme e insufficiente con lo strato dei catalizzatori, con aumento delle resistenza di flusso e ohmica tra lo strato LP-PTL e i catalizzatori e successivamente le piastre metalliche elettrodiche finali, il tutto con un risultato complessivamente negativo per eccesso di resistenza nel confronto tra lo strato poroso grosso LP-PTL da 60 micron rispetto allo strato SP-PTL più fine da 16 micron.
Lo strato poroso piccolo SP-PTL mostra anche un volume complessivo dei pori più alto (1,70 cm3/gr) rispetto alla struttura più grossa LP-PTL (0,58 cm3/gr), e questo fatto gioca più favorevolmente sulla capacità migliorata del trasporto di massa fluida.
Le curve di polarizzazione alla temperatura di 80°C ed a pressione ambiente dimostrano migliori prestazioni della struttura SP-PTL a piccoli pori rispetto alla struttura LP-PTL a grandi pori, sopratutto ai valori più elevati di densità di corrente dell'ordine uguale o superiore a 3 A/cm2, con rendimenti energetici superiori per la struttura con piccoli fori più regolari e più uniformemente distribuiti nello strato poroso di trasporto.
Le misure di impedenza a diversi valori di densità di corrente invece non rivelano differenze apprezzabili tra i due tipi di strutture a piccoli e a grandi pori.
Si notano peraltro differenze nei valori di tortuosità dei percorsi micro-porosi, dove la struttura a piccoli pori regolari risulta più favorevole al trasporto delle masse fluide attraverso lo strato poroso.
Si conclude che la micro-struttura a piccoli pori ha una superiore regolarità e uniformità nella distribuzione e dimensione dei pori rispetto alla struttura a grandi pori, che risulta affetta da una maggiore irregolarità e variabilità nella dimensione dei pori e nella loro distribuzione nello strato poroso di trasporto.
Le curve di polarizzazione dimostrano una significativa differenza di resistenza ohmica di ca. 200 mV, con valori nettamente inferiori e favorevoli per lo strato a piccoli pori rispetto a quello a grandi pori, in particolare ai valori di densità di corrente uguali o superiori a 3 A/cm2.
Anche la resistenza ohmica nel contatto tra gli strati dei catalizzatori e quelli adiacenti micro-porosi PTL risulta nettamente inferiore e più favorevole, relativamente alla efficienza globale del sistema a Membrana PEM-WE, per la struttura di trasporto porosa a piccoli pori da 16 micron rispetto e quella più scadente a grandi pori da 60 micron.
Misure elettrochimiche di polarizzazione I/V e di impedenza mediante spettroscopia elettrochimica mostrano che lo strato micro-poroso a piccoli pori SP-PTL dà prestazioni di trasporto di massa e di densità di corrente nettamente superiori rispetto alla struttura LP-PTL a grandi pori alquanto disuniformi.
La resistenza ohmica di contatto dello strato poroso anodico e lo strato di catalizzatore gioca un ruolo fondamentale sulle prestazioni ed efficienza del complesso MEA della membrana PEM-WE.
Lo strato poroso PTL è piazzato a sandwich tra lo strato del catalizzatore e le piastre bipolari metalliche di entrambi gli elettrodi ed ha un effetto notevole sulle prestazioni complessive della Membrana PEM-WE.
Detto strato influenza notevolmente i fenomeni di conduzione elettrica e di trasporto di calore e corrente nel complesso MEA, come anche influenza il trasporto di massa delle fasi liquida e gassosa ed il loro flusso nei canali della cella elettrolitica.
Inoltre lo strato PTL funge da supporto meccanico alla Membrana PEM ed agli elettrodi nel caso di celle a pressione differenziata ed è costituito materialmente da polvere di Titanio sinterizzata, feltro di Titanio o fogli estrusi di schiuma di Titanio.
Detti materiali devono avere proprietà morfologiche di porosità, di diametri dei pori, di dimensioni delle particelle e fibre costituenti, di tortuosità dei pori, spessore e permeabilità ottimali necessarie per influenzare positivamente le prestazioni della cella elettrolitica.
Le varie proprietà micro-strutturali dello strato PTL sono rappresentate dalla porosità, dalle dimensioni dei pori, dalla permeabilità, dallo spessore dello strato, dai fenomeni di trasporto delle fasi gas/liquido attraverso i pori, dalla tortuosità, dalla distribuzione dimensionale dei pori, fattori che rivestono una importanza fondamentale sulle prestazioni del complesso MEA della membrana PEM-WE, come dimostrano le curve specifiche di polarizzazione e la spettroscopia dell'impedenza elettrochimica.
Per lo studio delle proprietà dello strato di trasporto poroso sono stati preparati campioni di materiale sia con piccolo diametro dei pori (16 micron) e sia con grande diametro dei pori (60 micron).
La cella elettrolitica utilizzata per la misura delle proprietà dello strato di trasporto poroso è costituita da un complesso MEA (Membrane Electrolytic Assembly) fornito dalla ITM Power UK e consiste in una membrana Nafion 115 e da due elettrodi di cui l'anodo è composto da un film di catalizzatore IrO2/RuO2 di 3 mg/cm2 di carico superficiale ed il catodo è composto da un film di Nero di Pt di 0,6 mg/cm2.
L'area attiva della singola cella è di 9 cm2.
Le piastre elettrodiche metalliche sia all'anodo che al catodo sono costituite da Titanio puro di 3 mm di spessore.
E' stato utilizzato un singolo canale di flusso a serpentina costituito da 9 percorsi paralleli di larghezza e profondità di 1,36 mm e 3,0 mm rispettivamente sia per l'anodo che per il catodo.
Le caratteristiche dei due tipi di PTL poroso da 16 e da 60 micron di diametro medio dei pori sono precisate nella tabella 1 dello studio linkato.
L'acqua deionizzata di circolazione alle portate desiderate è mossa da una pompa peristaltica ed è alimentata sia all'anodo che al catodo a pressione ambiente e ad una temperatura di 80°C.
La morfologia superficiale dello strato di trasporto poroso è stata determinata con microscopio elettronico.
La distribuzione e la dimensione dei pori, ed il volume totale dei pori sono stati determinati mediante porosimetria ad intrusione di Mercurio.
La porosità rotale, la tortuosità del percorso tra i pori, e la distribuzione del diametro dei pori sono state determinate mediante tomografia micro-computerizzata ai raggi X.
La segmentazione dei pori, l'immagine ed il volume tridimensionale sono stati ricostruiti con un software particolare denominato AVIZO.
La caratterizzazione elettrochimica della cella è stata realizzata mediante misura della polarizzazione a valori di densità di corrente con scansione di 0,1 A/sec e nell'intervallo tra 0 e 3 A/cm2.
L'impedenza è stata misurata a diverse densità di corrente tra 0,1 e 3,0 A/cm2.
Le immagini tridimensionali realizzate confermano l'ottima regolarità della struttura micro-porosa a piccoli pori SP-PTL, mentre i pori nettamente più grandi della struttura LP-PTL sono dominati da notevoli irregolarità nella loro forma e delle particelle più grandi componenti.
Questa distribuzione relativa allo strato poroso LP-PTL con pori e particelle irregolarmente più grandi (ca. 60 micron di diametro medio) risulta essere di porosità complessiva notevolmente più irregolare rispetto alla porosità degli strati micro-porosi adiacenti costituiti degli elettro-catalizzatori anodico e catodico usati per realizzare le reazioni elettrolitiche di scissione dell'acqua.
Ciò comporta per conseguenza per lo strato LP-PTL un contatto non uniforme e insufficiente con lo strato dei catalizzatori, con aumento delle resistenza di flusso e ohmica tra lo strato LP-PTL e i catalizzatori e successivamente le piastre metalliche elettrodiche finali, il tutto con un risultato complessivamente negativo per eccesso di resistenza nel confronto tra lo strato poroso grosso LP-PTL da 60 micron rispetto allo strato SP-PTL più fine da 16 micron.
Lo strato poroso piccolo SP-PTL mostra anche un volume complessivo dei pori più alto (1,70 cm3/gr) rispetto alla struttura più grossa LP-PTL (0,58 cm3/gr), e questo fatto gioca più favorevolmente sulla capacità migliorata del trasporto di massa fluida.
Le curve di polarizzazione alla temperatura di 80°C ed a pressione ambiente dimostrano migliori prestazioni della struttura SP-PTL a piccoli pori rispetto alla struttura LP-PTL a grandi pori, sopratutto ai valori più elevati di densità di corrente dell'ordine uguale o superiore a 3 A/cm2, con rendimenti energetici superiori per la struttura con piccoli fori più regolari e più uniformemente distribuiti nello strato poroso di trasporto.
Le misure di impedenza a diversi valori di densità di corrente invece non rivelano differenze apprezzabili tra i due tipi di strutture a piccoli e a grandi pori.
Si notano peraltro differenze nei valori di tortuosità dei percorsi micro-porosi, dove la struttura a piccoli pori regolari risulta più favorevole al trasporto delle masse fluide attraverso lo strato poroso.
Si conclude che la micro-struttura a piccoli pori ha una superiore regolarità e uniformità nella distribuzione e dimensione dei pori rispetto alla struttura a grandi pori, che risulta affetta da una maggiore irregolarità e variabilità nella dimensione dei pori e nella loro distribuzione nello strato poroso di trasporto.
Le curve di polarizzazione dimostrano una significativa differenza di resistenza ohmica di ca. 200 mV, con valori nettamente inferiori e favorevoli per lo strato a piccoli pori rispetto a quello a grandi pori, in particolare ai valori di densità di corrente uguali o superiori a 3 A/cm2.
Anche la resistenza ohmica nel contatto tra gli strati dei catalizzatori e quelli adiacenti micro-porosi PTL risulta nettamente inferiore e più favorevole, relativamente alla efficienza globale del sistema a Membrana PEM-WE, per la struttura di trasporto porosa a piccoli pori da 16 micron rispetto e quella più scadente a grandi pori da 60 micron.
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mercoledì 10 luglio 2019
Probabilmente ha ragione Salvini. I soldi per la Lega non nascono in Russia ma vengono dall'Italia, fanno un rapido giro in Russia con redistribuzione alla Nomenklatuta e poi, pro quota, tornano in Italia e vanno alla Lega, come ad altri partiti filo-Russi a fronte di forniture di gas naturale o altro..
Caratteristiche del flusso a due fasi negli elettrolizzatori PEM-WE. Ottimizzazione del flusso di massa mediante analisi elettrochimica ed ottica.
https://doi.org/10.1016/j.ijhydene.2018.07.003
Vedi link suindicato.
Nei nuovi elettrolizzatori per produrre Idrogeno Verde dall'acqua un fattore importante è l'ottimizzazione dei flussi di liquido e gas nel complesso MEA (Membrane Electrochemical Assembly) con membrana PEM ( Proton Electrochemical Membrane), in particolare usando elevate densità di corrente oltre 5 A/cm2, con alte pressioni al catodo ed elevate temperature di esercizio.
La dinamica delle fasi liquida e gassosa sotto forma di bolle di gas sviluppate viene analizzata mediante immagini ottiche che si correlano con le prestazioni elettrochimiche della cella e della membrana PEM.
Si analizzano in particolare due tipi di flusso gas/liquido, e cioè il fusso a singola serpentina continua ed il flusso con componenti distinte parallele e contemporanee.
Si constata che il flusso a canali paralleli consente di ottenere prestazioni e rese elettrochimiche superiori rispetto al flusso a componente unica a serpentina sia mediante analisi ottica visiva strumentale e sia con valutazioni elettrochimiche.
Gli effetti del tipo di flusso gas/liquido (a canali paralleli o ad unica serpentina) dipendono essenzialmente dalla temperatura e dalla densità di corrente utilizzata nella cella elettrolitica.
Lo studio dimostra che il flusso unico a serpentina singola con il percorso in un unico canale provoca accumuli irregolari di gas che alla fine generano fenomeni di occlusione del canale singolo degradando le prestazioni complessive del sistema a membrana PEM-WE.
Usando elevate densità di corrente verso i 10 A/cm2 si formano notevoli volumi di gas che generano problemi nella evacuazione dei prodotti gassosi e difficoltà alle piastre elettrolitiche per ricevere adeguati rifornimenti di acqua per la reazione di elettrolisi.
Inoltre l'accumulo di gas può rendere difficoltoso l'accesso di acqua all'anodo generando regimi di flusso diversi e variabili che influenzano negativamente sia il trasporto di acqua che della fase gassosa.
Fattori influenti sulle condizioni di flusso sono la temperatura di reazione, l'interazione tra liquido e diversi gas generati, il trasferimento delle cariche elettriche, e la densità di corrente utilizzata.
L'influenza di questi fattori è più marcata nel regime fluido a grosse bolle anulari allungate che nel regime con piccole bolle di gas sferoidali.
Si verificano spesso transizioni dal regime a piccole bolle a quello a grosse bolle allungate anulari in funzione della variabilità dei parametri di controllo succitati, che insieme determinano la distribuzione regolare del gas nel liquido di trasporto.
In questo studio mediante una apparecchiatura ottica specifica sperimentale vengono analizzati con precisione i sistemi di flusso delle fasi liquido e gas nella cella elettrolitica secondo il percorso con canali paralleli oppure secondo il percorso singolo nell'unico canale continuo a serpentina, per stabilire la maggiore uniformità possibile del flusso di massa globale in funzione delle variabili fondamentali del processo elettrolitico che determinano la massima efficienza nella produzione di Idrogeno, in particolare la temperatura, la pressione catodica e la densità di corrente.
L'evoluzione della forma delle bolle di gas e del flusso complessivo della massa gas/liquido sono inoltre strettamente connessi alle prestazioni elettrochimiche del complesso MEA che gestisce la membrana PEM-WE costituente.
Si descrive il dispositivo per l'analisi ottica del flusso di massa nelle due condizioni operative di flusso a canali paralleli a confronto con il flusso nell'unico canale a serpentina nella cella a membrana PEM-WE assemblata nei vari componenti a costituire il sistema MEA, fornito dalla ITM Power / USA.
La MEA utilizzata ha una superficie attiva di 3.0 x 3.0 cm2 ed è composta da una membrana Nafion 115 ed elettrodi costituiti da un elettro-catalizzatore anodico di Iridio e Rutenio Diossidi in misura di 3 mg di catalizzatore/cm3 e da un elettro-catalizzatore catodico di Nero Platino per 0.6 mg/cm2.
MEA è costituita a sandwich da due strati micro-porosi di diffusione gas/liquido secondo lo schema riportato nello studio, con indicazione dei due differenti sistemi circolazione di flusso a canali paralleli oppure a serpentina singola continua.
Le misure ed il controllo ottico dei due tipi di flusso di massa gas/liquido sono stati effettuati a temperature dell'acqua in entrata differenti (25°C, 45°C, 80°C), le curve di polarizzazione voltaggio / intensità di corrente sono state registrate da 0,1 a 30 A, la visualizzazione delle immagini delle bolle di gas è stata effettuata a valori di densità di corrente da 0,1 A/cm2 a 3,3 A/cm2 alle tre diverse temperature e per quattro differenti flussi di acqua di 15, 30, 45 e 60 ml/min.
Il rapporto tra la quantità di acqua ricircolata e quella elettrolizzata è normalmente pari a 5 su elettrolizzatori industriali, che è sufficiente per impedire la disidratazione della membrana PEM, ed è stato utilizzato con un valore pari a 7,5 a 3A/cm2 e 15 ml/min di portata, ed un valore pari a 30 per 60 ml/min di portata.
I risultati ottenuti dimostrano che a densità di corrente molto bassa le bolle di gas sono piccole, numerose e di forma sferica, e tendono a rimanere attaccate alla superficie degli elettrodi.
Le bolle cominciano a staccarsi dagli elettrodi e a rimanere disperse nel flusso d'acqua quando la portata dell'acqua aumenta.
Quando la densità di corrente aumenta le piccole bolle sferiche aumentano e cominciano a coalescere insieme portando ad un regime di bolle sempre più grosse e di forma ellittica allungata con lunghezza superiore di varie volte la larghezza del canale.
Ulteriormente si formano delle bolle di notevole lunghezza unite tra loro da una serie di piccole bolle, come delle stringhe lungo il canale.
Nel flusso continuo a serpentina a densità di corrente elevata la quantità maggiore di gas si trasforma in un flusso anulare in cui il liquido fluisce lungo le pareti del canale, mentre un flusso unico di gas domina al centro del canale.
Alle velocità di gas elevate nel flusso a serpentina, corrispondenti ad elevate densità di corrente, il regime prevalente è quello delle lunghe bolle ellittiche lungo il canale.
Le bolle sono irregolari e disuniformi e le velocità sia del gas che del liquido diventano molto variabili lungo l'intero canale a serpentina.
La presenza di dette lunghe bolle di gas arrivano ad occupare l'intero canale ed a bloccare l'accesso di acqua al canale stesso, con notevole deterioramento della efficienza produttiva della cella elettrolitica.
Nel caso di flusso a più canali paralleli la discontinuità delle bolle viene rimossa più facilmente ed i canali liberati rapidamente da ingorghi di gas.
Per quanto riguarda la circolazione dell'acqua è possibile usare portate diverse tra loro tra lo scomparto anodico e quello catodico, fino ad arrivare con un flusso di acqua al catodo quasi nullo e la portata maggiorata in proporzione all'anodo.
La circolazione dell'acqua totale completa sia all'anodo che al catodo tende a generare una efficienza produttiva inferiore in Idrogeno, sopratutto alle basse temperature (per es. a 25° - 50°C), mentre l'efficienza aumenta nettamente aumentando la temperatura e riducendo la portata al catodo fin quasi ad avere acqua stagnante al catodo e piena circolazione all'anodo.
In generale l'aumento di temperatura fino ed oltre i 100°C, come anche l'aumento di densità di corrente fino ed oltre i 5 A/cm2, consentono aumenti notevoli di efficienza produttiva in Idrogeno.
Si conclude che il flusso a canali paralleli, anzichè l'unico canale a serpentina, regolarizza la formazione delle bolle di gas e consente aumenti di efficienza notevoli della cella MEA con membrana PEM.
L'aumento di portata d'acqua al comparto anodico, l'aumento di temperatura oltre i 100°C, come anche l'aumento di densità di corrente oltre 5 A/cm2 generano importanti aumenti di resa nella generazione di Idrogeno Verde elettrolitico.
Si constata che il flusso a canali paralleli consente di ottenere prestazioni e rese elettrochimiche superiori rispetto al flusso a componente unica a serpentina sia mediante analisi ottica visiva strumentale e sia con valutazioni elettrochimiche.
Gli effetti del tipo di flusso gas/liquido (a canali paralleli o ad unica serpentina) dipendono essenzialmente dalla temperatura e dalla densità di corrente utilizzata nella cella elettrolitica.
Lo studio dimostra che il flusso unico a serpentina singola con il percorso in un unico canale provoca accumuli irregolari di gas che alla fine generano fenomeni di occlusione del canale singolo degradando le prestazioni complessive del sistema a membrana PEM-WE.
Usando elevate densità di corrente verso i 10 A/cm2 si formano notevoli volumi di gas che generano problemi nella evacuazione dei prodotti gassosi e difficoltà alle piastre elettrolitiche per ricevere adeguati rifornimenti di acqua per la reazione di elettrolisi.
Inoltre l'accumulo di gas può rendere difficoltoso l'accesso di acqua all'anodo generando regimi di flusso diversi e variabili che influenzano negativamente sia il trasporto di acqua che della fase gassosa.
Fattori influenti sulle condizioni di flusso sono la temperatura di reazione, l'interazione tra liquido e diversi gas generati, il trasferimento delle cariche elettriche, e la densità di corrente utilizzata.
L'influenza di questi fattori è più marcata nel regime fluido a grosse bolle anulari allungate che nel regime con piccole bolle di gas sferoidali.
Si verificano spesso transizioni dal regime a piccole bolle a quello a grosse bolle allungate anulari in funzione della variabilità dei parametri di controllo succitati, che insieme determinano la distribuzione regolare del gas nel liquido di trasporto.
In questo studio mediante una apparecchiatura ottica specifica sperimentale vengono analizzati con precisione i sistemi di flusso delle fasi liquido e gas nella cella elettrolitica secondo il percorso con canali paralleli oppure secondo il percorso singolo nell'unico canale continuo a serpentina, per stabilire la maggiore uniformità possibile del flusso di massa globale in funzione delle variabili fondamentali del processo elettrolitico che determinano la massima efficienza nella produzione di Idrogeno, in particolare la temperatura, la pressione catodica e la densità di corrente.
L'evoluzione della forma delle bolle di gas e del flusso complessivo della massa gas/liquido sono inoltre strettamente connessi alle prestazioni elettrochimiche del complesso MEA che gestisce la membrana PEM-WE costituente.
Si descrive il dispositivo per l'analisi ottica del flusso di massa nelle due condizioni operative di flusso a canali paralleli a confronto con il flusso nell'unico canale a serpentina nella cella a membrana PEM-WE assemblata nei vari componenti a costituire il sistema MEA, fornito dalla ITM Power / USA.
La MEA utilizzata ha una superficie attiva di 3.0 x 3.0 cm2 ed è composta da una membrana Nafion 115 ed elettrodi costituiti da un elettro-catalizzatore anodico di Iridio e Rutenio Diossidi in misura di 3 mg di catalizzatore/cm3 e da un elettro-catalizzatore catodico di Nero Platino per 0.6 mg/cm2.
MEA è costituita a sandwich da due strati micro-porosi di diffusione gas/liquido secondo lo schema riportato nello studio, con indicazione dei due differenti sistemi circolazione di flusso a canali paralleli oppure a serpentina singola continua.
Le misure ed il controllo ottico dei due tipi di flusso di massa gas/liquido sono stati effettuati a temperature dell'acqua in entrata differenti (25°C, 45°C, 80°C), le curve di polarizzazione voltaggio / intensità di corrente sono state registrate da 0,1 a 30 A, la visualizzazione delle immagini delle bolle di gas è stata effettuata a valori di densità di corrente da 0,1 A/cm2 a 3,3 A/cm2 alle tre diverse temperature e per quattro differenti flussi di acqua di 15, 30, 45 e 60 ml/min.
Il rapporto tra la quantità di acqua ricircolata e quella elettrolizzata è normalmente pari a 5 su elettrolizzatori industriali, che è sufficiente per impedire la disidratazione della membrana PEM, ed è stato utilizzato con un valore pari a 7,5 a 3A/cm2 e 15 ml/min di portata, ed un valore pari a 30 per 60 ml/min di portata.
I risultati ottenuti dimostrano che a densità di corrente molto bassa le bolle di gas sono piccole, numerose e di forma sferica, e tendono a rimanere attaccate alla superficie degli elettrodi.
Le bolle cominciano a staccarsi dagli elettrodi e a rimanere disperse nel flusso d'acqua quando la portata dell'acqua aumenta.
Quando la densità di corrente aumenta le piccole bolle sferiche aumentano e cominciano a coalescere insieme portando ad un regime di bolle sempre più grosse e di forma ellittica allungata con lunghezza superiore di varie volte la larghezza del canale.
Ulteriormente si formano delle bolle di notevole lunghezza unite tra loro da una serie di piccole bolle, come delle stringhe lungo il canale.
Nel flusso continuo a serpentina a densità di corrente elevata la quantità maggiore di gas si trasforma in un flusso anulare in cui il liquido fluisce lungo le pareti del canale, mentre un flusso unico di gas domina al centro del canale.
Alle velocità di gas elevate nel flusso a serpentina, corrispondenti ad elevate densità di corrente, il regime prevalente è quello delle lunghe bolle ellittiche lungo il canale.
Le bolle sono irregolari e disuniformi e le velocità sia del gas che del liquido diventano molto variabili lungo l'intero canale a serpentina.
La presenza di dette lunghe bolle di gas arrivano ad occupare l'intero canale ed a bloccare l'accesso di acqua al canale stesso, con notevole deterioramento della efficienza produttiva della cella elettrolitica.
Nel caso di flusso a più canali paralleli la discontinuità delle bolle viene rimossa più facilmente ed i canali liberati rapidamente da ingorghi di gas.
Per quanto riguarda la circolazione dell'acqua è possibile usare portate diverse tra loro tra lo scomparto anodico e quello catodico, fino ad arrivare con un flusso di acqua al catodo quasi nullo e la portata maggiorata in proporzione all'anodo.
La circolazione dell'acqua totale completa sia all'anodo che al catodo tende a generare una efficienza produttiva inferiore in Idrogeno, sopratutto alle basse temperature (per es. a 25° - 50°C), mentre l'efficienza aumenta nettamente aumentando la temperatura e riducendo la portata al catodo fin quasi ad avere acqua stagnante al catodo e piena circolazione all'anodo.
In generale l'aumento di temperatura fino ed oltre i 100°C, come anche l'aumento di densità di corrente fino ed oltre i 5 A/cm2, consentono aumenti notevoli di efficienza produttiva in Idrogeno.
Si conclude che il flusso a canali paralleli, anzichè l'unico canale a serpentina, regolarizza la formazione delle bolle di gas e consente aumenti di efficienza notevoli della cella MEA con membrana PEM.
L'aumento di portata d'acqua al comparto anodico, l'aumento di temperatura oltre i 100°C, come anche l'aumento di densità di corrente oltre 5 A/cm2 generano importanti aumenti di resa nella generazione di Idrogeno Verde elettrolitico.
giovedì 4 luglio 2019
La diplomazia amorevole e condiscendente, quasi servile, di Conte con Putin dimostra che di politica Conte capisce poco trascurando con il cinismo degli opportunisti in cerca di soldi il fatto che Putin è universalmente noto come omicida, stragista e guerrafondaio cinico e senza anima.
Non è accettabile il servilismo e la mancanza di diplomazia corretta di Conte, non solo ma in effetti anche di
carenza etica e morale, opportunismo e cinismo di fatto, solo proiettato alla ricerca di presunti affari e scambi di prestazioni pecuniarie, abbastanza grondanti sangue umano, con Putin, considerata la natura intrinseca di costui.
Putin ha dimostrato e confermato chiaramente negli ultimi anni di essere un omicida, stragista e guerrafondaio, che ha praticato una pura politica e strategia internazionale verso paesi deboli e poveri di tipo omicida, comunista pura post-bellica, e staliniana, in particolare recentemente verso l'Ucraina, la Siria, il Kurdistan, la Turchia, la Libia e precedentemente la Georgia e l'Armenia, etc .
Questi atti gravissimi contro l'umanità povera perseguitandola e massacrandola con la violenza e la forza del massacratore armato di armi superpotenti contro cecchini rivoluzionari armati con poco più di nulla oltre la propria volontà di combattere e farsi uccidere, non per fini di violenza e prepotenza assassina come Putin, ma per tentato riscatto e redenzione verso i violenti e gli assassini dominatori, stragisiti e persecutori di intere popolazioni, spandendo fiumi di sangue e brandelli di carne umana e di bambini dappertutto (vedi alcuni video disponibili su atti di guerra compiuti da Putin ovunque, sopratutto in Siria)
Il lecca-culismo di Conte e la sua cinica e rivolante loquela affettuosa verso Putin in cerca di possibilità e di affari, passando su un cumulo di macerie e di corpi straziati da Putin, un omicida micidiale, lasciano molto perplessi sulla natura e sull'assenza di anima e spirito umano di detto Conte, che crede di essere e di valere come primo ministro in realtà di un governo altrettanto ridicolo quanto la sua incapacità e insensibiltà politica totale, con il conseguente e logico fallimento politico di costui e dei suoi pagliacceschi vice-primi-ministri e colleghi di governo, tollerati da un sempre più stupefacente e miseramente assente Mattarella.
mercoledì 3 luglio 2019
Ottimizzazione del progetto di un elettrolizzatore industriale con membrana PEM-WE con massima uniformità di distribuzione del calore, masse bifasiche e cariche ioniche con operatività ad alta pressione, temperatura e densità di corrente.
https://doi.org/10.1016/j.electacta.2018.10.008
Nello studio di cui al link succitato si descrive dettagliatamente lo "stato dell'arte" relativo al progetto e costruzione di un elettrolizzatore PEM (Proton Exchange Membrane) industriale ottimizzato sotto ogni aspetto tecnico chimico-fisico, produttivo ed economico includente le specie chimiche bifasiche, la distribuzione del calore di reazione ed il trasporto delle cariche ioniche nel comparto anionico e nell'assieme dei componenti MEA (Membrane Electrochemical Assembly) della membrana PEM..
Si calcola e dimensiona accuratamente dal punto di vista ingegneristico e matematico il modello di un elettrolizzatore PEM operante su scala industriale, ad elevate pressione e temperatura e con alta densità di corrente, tenuto conto anche dello strato complementare dell'elettro-catalizzatore specifico interfacciato alla membrana PEM.
La densità di corrente assunta nei calcoli del progetto è di 5 A/cm2, specificando le perdite ohmiche minimizzate connesse con la cinetica della reazione anodica, della resistenza della membrana PEM stessa e con le resistenze ohmiche degli strati complementari dei componenti anionici a contatto con la membrana.
Operando ad una pressione catodica di 100 bar e alla elevata densità di corrente di 5 A/cm2 si calcola che le componenti di flusso delle masse gassose e liquide, di calore e di cariche ioniche variano relativamente poco nei valori medi entro la cella elettrolitica, mentre possono variare notevolmente nella distribuzione fisica localizzata dei loro valori medi, generando condizioni di esercizio variabili localmente con forte impatto ed influenza sulle rese globali e sulla vita media dei componenti assemblati MEA insieme ed a contatto con la membrana PEM.
In particolare una inadeguata distribuzione delle masse gassose e liquide in gioco e della temperatura nella cella elettrolitica gioca negativamente sulla efficienza globale della cella e sulla sua vita media nel tempo.
L'incremento notevole della densità di corrente nella cella elettrolitica è un fattore determinante per la riduzione dei costi di investimento e per l'incremento della produzione di Idrogeno dell'elettrolizzatore. L'interesse è di aumentare ulteriormente la densità di corrente oltre i 5 A/cm2 fino a 10 A/cm2, come risulta essere in corso nella costruzione di elettrolizzatori PEM ad esempio il GINEX ELX o il PROTON ONSIDE Inc. o EVII Fuel Cell A/S con il controllo ottimizzato dei flussi di massa, calore e cariche ioniche descritti nel link PDF.
Determinante è il controllo dei flussi nelle parti e strati complementari a contatto con la membrana PEM del complesso elettrodico detto MEA, per esempio il controllo dello strato CL e MPL(elettro-catalizzatori), dello strato PTL (Porous Transport Layer), delle piastre elettrodiche bipolari BPP a base di Titanio e Niobio.
Determinante è il controllo della costanza di temperatura, di pressione, della concentraziobne dell'acqua di reazione e delle carche ioniche generatrici di Ossigeno e Idrogeno del sistema e cella elettrolitica.
Il modello e progetto sviluppato in questo importante studio per la realizzazione di un efficiente e nuovo elettrolizzatore PEM industriale consente di utilizzare il fondamentale parametro della densità di corrente con accuratezza fino a 10 A/cm2 e di predire le resistenze ohmiche ottimizzate degli strati componenti a contatto con la membrana PEM, che sono di importanza basilare per governare i fenomeni di trasporto di massa, di cariche ioniche, della cinetica di reazione, della temperatura e pressione di esercizio, realizzando il massimo della ottimizzazione possibile.
Nello studio di cui al link succitato si descrive dettagliatamente lo "stato dell'arte" relativo al progetto e costruzione di un elettrolizzatore PEM (Proton Exchange Membrane) industriale ottimizzato sotto ogni aspetto tecnico chimico-fisico, produttivo ed economico includente le specie chimiche bifasiche, la distribuzione del calore di reazione ed il trasporto delle cariche ioniche nel comparto anionico e nell'assieme dei componenti MEA (Membrane Electrochemical Assembly) della membrana PEM..
Si calcola e dimensiona accuratamente dal punto di vista ingegneristico e matematico il modello di un elettrolizzatore PEM operante su scala industriale, ad elevate pressione e temperatura e con alta densità di corrente, tenuto conto anche dello strato complementare dell'elettro-catalizzatore specifico interfacciato alla membrana PEM.
La densità di corrente assunta nei calcoli del progetto è di 5 A/cm2, specificando le perdite ohmiche minimizzate connesse con la cinetica della reazione anodica, della resistenza della membrana PEM stessa e con le resistenze ohmiche degli strati complementari dei componenti anionici a contatto con la membrana.
Operando ad una pressione catodica di 100 bar e alla elevata densità di corrente di 5 A/cm2 si calcola che le componenti di flusso delle masse gassose e liquide, di calore e di cariche ioniche variano relativamente poco nei valori medi entro la cella elettrolitica, mentre possono variare notevolmente nella distribuzione fisica localizzata dei loro valori medi, generando condizioni di esercizio variabili localmente con forte impatto ed influenza sulle rese globali e sulla vita media dei componenti assemblati MEA insieme ed a contatto con la membrana PEM.
In particolare una inadeguata distribuzione delle masse gassose e liquide in gioco e della temperatura nella cella elettrolitica gioca negativamente sulla efficienza globale della cella e sulla sua vita media nel tempo.
L'incremento notevole della densità di corrente nella cella elettrolitica è un fattore determinante per la riduzione dei costi di investimento e per l'incremento della produzione di Idrogeno dell'elettrolizzatore. L'interesse è di aumentare ulteriormente la densità di corrente oltre i 5 A/cm2 fino a 10 A/cm2, come risulta essere in corso nella costruzione di elettrolizzatori PEM ad esempio il GINEX ELX o il PROTON ONSIDE Inc. o EVII Fuel Cell A/S con il controllo ottimizzato dei flussi di massa, calore e cariche ioniche descritti nel link PDF.
Determinante è il controllo dei flussi nelle parti e strati complementari a contatto con la membrana PEM del complesso elettrodico detto MEA, per esempio il controllo dello strato CL e MPL(elettro-catalizzatori), dello strato PTL (Porous Transport Layer), delle piastre elettrodiche bipolari BPP a base di Titanio e Niobio.
Determinante è il controllo della costanza di temperatura, di pressione, della concentraziobne dell'acqua di reazione e delle carche ioniche generatrici di Ossigeno e Idrogeno del sistema e cella elettrolitica.
Il modello e progetto sviluppato in questo importante studio per la realizzazione di un efficiente e nuovo elettrolizzatore PEM industriale consente di utilizzare il fondamentale parametro della densità di corrente con accuratezza fino a 10 A/cm2 e di predire le resistenze ohmiche ottimizzate degli strati componenti a contatto con la membrana PEM, che sono di importanza basilare per governare i fenomeni di trasporto di massa, di cariche ioniche, della cinetica di reazione, della temperatura e pressione di esercizio, realizzando il massimo della ottimizzazione possibile.
lunedì 1 luglio 2019
AQUIVION PEM (Proton Exchange Membranes) stabilizzate chimicamente e modificate con brevi catene laterali per operatività in elettrolizzatori dell'acqua ad Idrogeno Verde con elevata intensità di corrente.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0376738819300134
- E' stata dimostrata la possibilità di operare l'elettrolisi dell'acqua ad Idrogeno con densità di corrente di 4,0 A/cm2 e 1,85 Volt con le membrane di nuovo tipo AQUIVION.
- Un elevato rendimento faraidico (>99%) e limitato attraversamento elettrodico dell'Idrogeno è stato osservato alla pressione di 20 bar.
Assiemi MEA di membrane-elettrodi basati su membrane di scambio protonico Aquivion, con brevi catene molecolari laterali stabilizzate chimicamente, sono state provate per operazioni ad alta densità di corrente (4 A/cm2) in celle per l'elettrolisi dell'acqua.
Spessori di 90 micron sono stati scelti per queste membrane di Acido Perfluorosolfonico per verificare l'adeguata resistenza all'attraversamento di Idrogeno sotto l'azione di pressioni differenziali ed alte densità di corrente.
Le membrane hanno dimostrato una notevole resistenza meccanica sotto elevate pressioni di esercizio ed una notevole conducibilità, adeguata per ridurre le perdite ohmiche ai valori elevati di densità di corrente.
hanno dimostrato eccellenti prestazioni nell'elettrolisi con efficienze di Voltaggio superiori a 85% e 80% (1,85 V) a 3 e 4 A/cm2 rispettivamente nelle curve di polarizzazione a 90°C.
Le diverse caratteristiche di interfaccia tra membrane ed elettrodi hanno sempre consentito operatività stabile alle alte densità di corrente di 3 e 4 A/cm2.
L'attraversamento inter-elettrodico dell'Idrogeno prodotto a pressioni differenziali elevate di 20 bar è stato dimostrato molto basso, consentendo un ampio campo di carico produttivo ed una elevata efficienza faraidica >99% alle densità di corrente utilizzate (1 - 4 A/cm2).
- E' stata dimostrata la possibilità di operare l'elettrolisi dell'acqua ad Idrogeno con densità di corrente di 4,0 A/cm2 e 1,85 Volt con le membrane di nuovo tipo AQUIVION.
- Un elevato rendimento faraidico (>99%) e limitato attraversamento elettrodico dell'Idrogeno è stato osservato alla pressione di 20 bar.
Assiemi MEA di membrane-elettrodi basati su membrane di scambio protonico Aquivion, con brevi catene molecolari laterali stabilizzate chimicamente, sono state provate per operazioni ad alta densità di corrente (4 A/cm2) in celle per l'elettrolisi dell'acqua.
Spessori di 90 micron sono stati scelti per queste membrane di Acido Perfluorosolfonico per verificare l'adeguata resistenza all'attraversamento di Idrogeno sotto l'azione di pressioni differenziali ed alte densità di corrente.
Le membrane hanno dimostrato una notevole resistenza meccanica sotto elevate pressioni di esercizio ed una notevole conducibilità, adeguata per ridurre le perdite ohmiche ai valori elevati di densità di corrente.
hanno dimostrato eccellenti prestazioni nell'elettrolisi con efficienze di Voltaggio superiori a 85% e 80% (1,85 V) a 3 e 4 A/cm2 rispettivamente nelle curve di polarizzazione a 90°C.
Le diverse caratteristiche di interfaccia tra membrane ed elettrodi hanno sempre consentito operatività stabile alle alte densità di corrente di 3 e 4 A/cm2.
L'attraversamento inter-elettrodico dell'Idrogeno prodotto a pressioni differenziali elevate di 20 bar è stato dimostrato molto basso, consentendo un ampio campo di carico produttivo ed una elevata efficienza faraidica >99% alle densità di corrente utilizzate (1 - 4 A/cm2).
Membrane recenti con caratteristiche superiori a base di Acido Perfluorosolfonico combinato con brevi catene laterali adatto per elettrolizzatori PEM-WE
http://www.iciq.org/research/publication/composite-short-side-chain-pfsa-membranes-for-pem-water-electrolysis
Nuove e più efficienti membrane costituite da Acido Perfluorosolfonico con brevi catene laterali per l'elettrolisi dell'acqua ad Idrogeno Verde con sistemi PEM senza elettrolita liquido.
- Nuove membrane PEM costituite da nanofibre di Polisolfonatie e AQUIVION Perfluorosolfonato Acido.
- Nessuna perdita di conducibilità protonica a causa della nuova struttura fibrosa della membrana.
- Le membrane costituite da nanofibre manifestano una più elevata stabilità meccanica e dimensionale rispetto alle note membrane esistenti Nafion.
- Le nanofibre Polisolfonate riducono efficacemente la miscelazione per attraversamento dell'Idrogeno nascente.
- Queste membrane Polisolfoniche aumentano la durata del sistema complesso MEA (Assemblaggio del sistema Elettrolitico a Membrana) negli elettrolizzatori dell'acqua per la produzione di Idrogeno Verde su grande scala industriale.
Nuove membrane composite a livello nanometrico costituite da fibre Polisolfoniche e da corte catene molecolari laterali di AQUIVION (R) Acido Polifluorosolfonico sono state realizzate per l'applicazione nell'elettrolisi del'acqua con sistema PEM per produrre Idrogeno Verde.
Queste membrane nano-composite mostrano proprietà meccaniche e stabilità dimensionali nettamente superiori rispetto alle due componenti singole non rinforzate, anche con una limitato contenuto di fibre (5%) conservando una elevata conducibilità protonica.
Le membrane composte con AQUIVION del peso equivalente di 830 gr/equiv sono adatte per l'elettrolisi dell'acqua; in particolare le curve I-V ottenute dal complesso MEA (Membrane Electrode Assembly) contenenti i componenti rinforzati sono simili alle curve I-V ottenute sui componenti non modificati.
Inoltre il polimero componente nano-fibroso è efficace nel ridurre l'attraversamento dell'Idrogeno tra i comparti elettrodici alla pressione di 2,5 bar.
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https://WWW.sciencedirect.com/science/article/pii/S0960148118301678
Degradazione del PEM (Proton Exchange Membrane) nel complesso MEA (Membrane Electrolytic Assembly).
Uno degli obbiettivi principali nella messa a punto delle membrane PEM per l'elettrolisi dell'acqua è quello della durata nell'utilizzo industriale oltre le 100.000 ore lavorate.
I meccanismi di degradazione del complesso MEA e dei singoli componenti di detto complesso sono diventati prioritari nei centri di ricerca EU ELECHTROHYPEM per sviluppare componento PEM-WE con attività e stabilità migliorate per ridurre i costi di produzione industriali e migliorare l'efficienza, le prestazioni e la durata nel tempo.
Il progetto europeo riguarda essenzialmente le membrane del complesso MEA negli elettrolizzatori con metodo PEM.
Nel lavoro descritto nel link citato una prima serie di controlli nell'uso degli elettrolizzatori PEM fino a 5.700 ore lavorate ha analizzato le tecniche di utilizzo e chimico-fisiche relative, per individuare eventuali punti deboli nel progetto industriale e valutare durata ed efficienza dell'elettrolizzatore e relativi eventuali meccanismi di alterazione e degradazione nell'uso industriale.
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Nuove e più efficienti membrane costituite da Acido Perfluorosolfonico con brevi catene laterali per l'elettrolisi dell'acqua ad Idrogeno Verde con sistemi PEM senza elettrolita liquido.
- Nuove membrane PEM costituite da nanofibre di Polisolfonatie e AQUIVION Perfluorosolfonato Acido.
- Nessuna perdita di conducibilità protonica a causa della nuova struttura fibrosa della membrana.
- Le membrane costituite da nanofibre manifestano una più elevata stabilità meccanica e dimensionale rispetto alle note membrane esistenti Nafion.
- Le nanofibre Polisolfonate riducono efficacemente la miscelazione per attraversamento dell'Idrogeno nascente.
- Queste membrane Polisolfoniche aumentano la durata del sistema complesso MEA (Assemblaggio del sistema Elettrolitico a Membrana) negli elettrolizzatori dell'acqua per la produzione di Idrogeno Verde su grande scala industriale.
Nuove membrane composite a livello nanometrico costituite da fibre Polisolfoniche e da corte catene molecolari laterali di AQUIVION (R) Acido Polifluorosolfonico sono state realizzate per l'applicazione nell'elettrolisi del'acqua con sistema PEM per produrre Idrogeno Verde.
Queste membrane nano-composite mostrano proprietà meccaniche e stabilità dimensionali nettamente superiori rispetto alle due componenti singole non rinforzate, anche con una limitato contenuto di fibre (5%) conservando una elevata conducibilità protonica.
Le membrane composte con AQUIVION del peso equivalente di 830 gr/equiv sono adatte per l'elettrolisi dell'acqua; in particolare le curve I-V ottenute dal complesso MEA (Membrane Electrode Assembly) contenenti i componenti rinforzati sono simili alle curve I-V ottenute sui componenti non modificati.
Inoltre il polimero componente nano-fibroso è efficace nel ridurre l'attraversamento dell'Idrogeno tra i comparti elettrodici alla pressione di 2,5 bar.
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https://WWW.sciencedirect.com/science/article/pii/S0960148118301678
Degradazione del PEM (Proton Exchange Membrane) nel complesso MEA (Membrane Electrolytic Assembly).
Uno degli obbiettivi principali nella messa a punto delle membrane PEM per l'elettrolisi dell'acqua è quello della durata nell'utilizzo industriale oltre le 100.000 ore lavorate.
I meccanismi di degradazione del complesso MEA e dei singoli componenti di detto complesso sono diventati prioritari nei centri di ricerca EU ELECHTROHYPEM per sviluppare componento PEM-WE con attività e stabilità migliorate per ridurre i costi di produzione industriali e migliorare l'efficienza, le prestazioni e la durata nel tempo.
Il progetto europeo riguarda essenzialmente le membrane del complesso MEA negli elettrolizzatori con metodo PEM.
Nel lavoro descritto nel link citato una prima serie di controlli nell'uso degli elettrolizzatori PEM fino a 5.700 ore lavorate ha analizzato le tecniche di utilizzo e chimico-fisiche relative, per individuare eventuali punti deboli nel progetto industriale e valutare durata ed efficienza dell'elettrolizzatore e relativi eventuali meccanismi di alterazione e degradazione nell'uso industriale.
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