La piattaforma Rousseau, inventata da Grillo per approvare i suoi punti di vista quando dubitativamente appaiono alquanto inappropriati se promossi direttamente da lui senza consenso evidente, si manifesta sempre a favore unanime del parere dubitativo di Grillo o di Di Maio, per la semplice ragione che l'antico filososfo politico del XVIII secolo ( cioè vissuto ca. 300 anni fa, ancor prima della rivoluzione francese) predicava un suo concetto cardine cristiano, rivelatosi poi pressochè inesistente, adottato inutilmente senza riscontri reali dopo la rivoluzione, e cioè la "fraternità" e l'amore assoluto tra gli uomini come fratelli di sangue tutti uguali, in particolare quelli dediti alla attività politica e sociale, riadottato ora dopo tante stragi politiche su scala mondiale, da Grillo, Di Maio, Casaleggio e M5S nell'Italia dell'amore fraterno, quello però di origine politica sospetta.
Perchè la fraternità intesa da Rousseau come amore assoluto tra tutti gli uomini, a prescindere dalla fraternità di sangue, è quella laica che accomuna uomini di pari fede non religiosa nè cristiana, ma una fede umana nella Cosa o Cose del mondo che ci circondano e che determinano la nostra vita organizzata in cui l'origine, la razza, il colore della pelle, il sesso, la nazione, non contano più nulla, come fratelli che praticano lo stesso culto per la Cosa comune, anche se non ben precisata, nè certa, che però la realtà va a stabilire e definire spontaneamente nel mondo.
Detta fraternità non è affatto quella predicata dal cristianesimo, che anch'esso raccomanda l'amore tra gli uomini come fratelli che praticano il bene secondo la parola del Signore, ma una fraternità e fede politica di interessi materiali comuni che non raccomanda necessariamente anche la bontà, e che pretende di superare con la volontà e l'intelligenza la componente maligna presente in ogni uomo e determinata da quella sorta di demone che gestisce e condiziona la vita e i comportamenti di ogni uomo.
Annah Arendt critica duramente l'illuminista Rousseau e la sua fraternità laica e materiale come inverosimile, accettando al massimo come utile e vantaggiosa una forma di "amicizia" tra gli uomini, anche in politica determinando l'associazione di tendenze amicali diverse e dedite alla politica in forme assolutamente democratiche.
Allora la fraternità di Rousseau e l'amore laico tra gli uomini generate solo dalle cose e dai modi della vita sussistono in pura apparenza, dettate dagli interessi materiali e poco spirituali delle cose pratiche della vita, e non hanno un fondamento reale ma solo una forma di associazione partitica di interessi materiali comuni senza scopo finale se non puramente materiale, di poco conto e di nessuna prospettiva umana spirituale.
Allora la piattaforma Rousseau come realizzata da Grillo e invocata da Di Maio è come un comitato di affari e di cose partitiche senza alcuno scopo finale, se non quello di rispondere come un coro cantante ad esprimere la volontà invocata dal capoccia di turno, sia esso Grillo o Di Maio o Casaleggio o altri, manifestando chiaramente solo interessi materiali in pura ipocrisia, se non in falsità ideologica, di interessi materiali e pecuniari del momento politico.
Si può concludere quindi che la piattaforma Rousseaou nel M5S è solo una comparsata o sceneggiata improntata a puri interessi materiali e di potere politico personale e individuale, con niente in comune con la massa popolare che attende e spera in un governo di persone capaci, preparate, intelligenti e democratiche, che con la piattaforme Rousseau non hanno nulla a che vedere nè esistono.
L'appoggio in questo caso a Di Maio e le parole di ringraziuamento di Maio a Rousseau fanno solo venire da ridere, allo stesso modo in cui viene da ridere ogni volta che Di Maio si presenta in una immagine o in un video, come a raccontarci barzellette, come quella della piattaforma della "fraternità" che gli ha tributato
80.000 consensi, esempio e avanguardia di movimenti politici mondiali (sic !).
Di Maio presume sia stata la "Confraternita di Rousseau", fondata nel XVIII secolo dall'illuminista "fratello" Rousseau, a determinare la sua scelta a ministro degli Esteri.
RispondiEliminaIn realtà è l'ecumenismo dei diversi, divenuti "fratelli di sangue" secondo Rousseau, cioè tutti asolutamente uguali senza più alcuna caratteristica personale che li differenzi nella mente, che poi provvede a cancellare ogni differenza fisica, o di razza o di altro genere, tutti pressochè identici e indifferenziabili, fratelli e fraterni secondo Rousseau avanguardisti in marcia verso il partito "unico" unuiversale uguale e identico per tutti, per farne un unico fascio, un unica idea e un unica razza identica per tutti, con sottintesa la defenestrazione dei diversi non assimilati o assimilabili ad una tal fratellanza o confraternita degli avanguardisti eletti.
E' strano che nessuno abbia segnalato la somiglianza o identità di detti confratelli in Rousseau, lodati sperticatamente addirittura da un Ministro degli Esteri che ne porterà l'idea e la pratica anche all'estero, sostituendo sotto mentite spoglie il neo-fascismo chiaro del trombato con-fratello Salvini, ma con gli stessi disastrosi risultati verso l'Europa democratica.
Verificare presso Arendt il significato di detta fratellanza o confraternita di Rousseau in fasce (o in fascio), e avvertire i selettori dei ministri, perchè quì se non è zuppa di Salvini è panbagnato intermedio.