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sabato 23 novembre 2019

Unesco: Venezia perde lo status di patrimonio immateriale dell'umanità?





La fine (o la morte ?) di Venezia, con o senza Mose,  è cominciata ora in maniera eclatante.



In "Era delle conseguenze" James Woolsay stima un incremento della temperatura media globale della superficie della terra nel 2040, causata dall'enorme eccesso di emissioni di CO2 in atmosfera, di ca. 5,6 °C superiore a quella attuale,  ed un livello del mare medio su tutto il globo terracqueo  di ca. 2 mt più alto di quello attuale, ipotizzando che l'incremento delle emissioni umane di CO2 in atmosfera prosegua al ritmo attuale.



Il che può significare per i mari interni come l'Adriatico e per le lagune marine come quella di Venezia un incremento medio costante del livello dell'acqua nel 2040 compreso tra i 100 e i 150 cm rispetto al livello attuale, prima di quest'ultima inondazione di Venezia, a causa dello scioglimento dei ghiacci dei ghiacciai montani e polari per effetto del suddetto Global Warming atmosferico causato dall'eccesso di CO2 scaricata in atmosfera con effetto di surriscaldamento serra dei 5,6 °C suddetti.



Questo vuol dire che P.za San Marco a Venezia nel 2040, con o senza l'utilizzo della diga mobile Mose, nel 2040 sarà sommersa dall'acqua in maniera fissa e continua e che i portici di San Marco ed i relatici vani abitativi e commerciali saranno sistematicamente e continuativamente inondati dall'acqua alta, nella misura da 100 a 150 cm oltre il livello asciutto di Piazza di San Marco.



I vani abitativi e commerciali prima praticati dalla popolazione e dai turisti diverranno impraticabili e inabitabili dalle persone, che abbandoneranno la zona di San Marco e zone limitrofe sistematicamente sommerse e divenute invivibili, configurando Venezia come una città antica ormai definitivamente sommersa dalle acque, e ispezionabile turisticamente nei dettagli sommersi solo con immersioni a mezzo di tute e respiratori.



Il surriscaldamento ambientale succitato da CO2 causerà analoghe e definitive inondazioni negli anni 2040 - 2050 anche di altre e diverse località costiere, come per esempio negli USA è prevista una quasi certa inondazione della Chesapeake Bay nel 2042 che colpirà gravemente sia Washington che Baltimora, cancellando notevoli estensioni di terreno agricolo circostante.

Altre forti inondazioni sono previste per Charleston nel 2047, New Orleans nel 2051 e Long Island nel 2053.



Analoghe inondazioni catastrofiche nel Mediterraneo avverranno nel delta del Nilo in Egitto per innalzamento del livello delle acque marine, da Global Warming per eccesso di CO2 in atmosfera.



Le suddette previsioni per il futuro definitivamente sommerso di Venezia possono forse apparire pessimistiche, ma non inverosimili, se la tendenza verso un Global Warming planetario sempre più massiccio causato dall'eccesso di CO2 scaricato sistematicamente ovunque in atmosfera non verrà arrestata ed invertita, passando da fonti energetiche fossili (petrolio, carbone e gas naturale) ad Idrogeno verde, decarbonizzando

tassativamente l'atmosfera per evitare il collasso della vita e benessere umano sul pianeta.

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