sabato 9 novembre 2019
ILVA: "Perchè non è stato fatto come a Duisburg?"
Taranto deve fare con l'ILVA esattamente quello che hanno fatto i tedeschi con il vecchio centro siderurgico di Duisburg, che era del tutto simile all'impianto globale obsoleto di Taranto.
Alcune imprese miste private e pubbliche hanno ricostruito un impianto siderurgico nuovissimo e di tecnologia siderurgica avanzatissima di pari potenzialità produttiva a debita distanza di quello vecchio, ed hanno realizzato ed avviato i nuovi impianti in tre anni.
I vecchi impianti sono stati gradatamente fermati mentre sorgevano i nuovi, eliminando subito i componenti impiantistici più vecchi, obsoleti e inquinanti.
Il personale liberato nelle fermate è stato assunto e utilizzato dalle imprese addette alla costruzione del nuovo complesso, e altro personale messo in cassa integrazione fino a zero ore, o secondo necessità, a totale carico dello stato, e successivamente ripreso al lavoro fisso produttivo siderurgico dopo tre anni, se ancora disponibile.
Attualmente Duisburg produce acciaio di altissima qualità, ha ripreso a pieno impiego tutto il vecchio personale, quello ancora disponibile, rispetta leggi e norme anti-inquinamento ambientale e di sicurezza operativa.
Il problema nel caso italiano è che lo stato italiano e le imprese private italiane disponibili non sono all'altezza e non hanno le capacità tecnologiche, conoscitive, organizzative e produttive per realizzare un progetto nuovo e moderno come quello di Duisburg, sia per quanto riguarda la parte impiantistica che quella organizzativa e produttiva.
Non esiste un problema di disponibilità di risorse finanziarie se il progetto di un nuovo impianto integrale e relativa dismissione della vecchia struttura fosse concepito secondo competenza, tecnologia e capacità costruttiva e organizzativa, perchè gli enti finanziatori europei e internazionali di fronte ad un progetto valido per quanto grandioso non si tirano indietro.
Ma esiste un problema di incapacità tecnica e tecnologica cronica di questo genere in Italia, ed è questo il problema più grosso, perchè una iniziativa puramente italiana per la realizzazione di un nuovo centro siderurgico in questo senso non dà un affidamento adeguato ai possibili finanziatori internazionali.
Infine nemmeno questa triste realtà capacitiva italiana, che in effetti è specialista solo in attività commerciali mafiose incapaci di realizzare e costruire materialmente alcunchè di tecnologicamente valido, è un problema insormontabile, perchè la realizzazione di un impianto siderurgico valido e moderno del genere può essere affidato a costruttori e realizzatori tedeschi o americani.
Purtroppo però, a causa della componente politica inaffisabile italiana, ragionare e operare costruttivamente ed efficientemente come fanno e hanno sempre fatto i tedeschi dopo la seconda guerra mondiale, in Italia per il momento è impossibile, e il problema di Taranto è irrisolvibile, giacchè la soluzione pecuniaria migliore per la mafia al potere è il disastro della situazione dell'ILVA attuale, fingendo di salvaguardare falsamente posti di lavoro per lavoratori destinati alla lunga solo a crepare sotto i ferri della mafia, che incassa in contanti il debito generato dalla stato politico italiano senza spendere nulla.
Più facile intorbidare le acque e trovare finte soluzioni di compromesso che non risolvono nulla, costosissime, tanto paga lo stato italiano, mentre fallisce o è già fallito, per passare denaro, senza scopo se non il fallimento, a gestori connessi con la mafia infiltrata di stato, consentendo al personale di far finta di lavorare, per niente, perdendo soldi e salute, il tutto a carico del prossimo italiano, preso sistematicamente per i fondelli dalla politica impolitica criminalizzante che comanda in Italia sotto l'egida mafiosa.
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