I recentissimi farmaci anti-Covid-19 per infettati dal coronavirus, vaccinati o meno con una, due, tre, quattro, o più dosi di vaccino, non è uno solo ma sono due, Merck e Pfizer attualmente, entrambi di terapia genetica, oltre ai precedenti della Gilead, della Roches e altri, per cui per un medico intelligente e consapevole davanti ad un infettato c'è solo l'ìmbarazzo della scelta del farmaco e/o del vaccino e del procedimento di cura o del metodo, e la necessità di una esperienza e preparazione personale aggiornata, a prescindere da altre esigenze o necessità di carattere politico reclamate da uno stato detto di emergenza extra-costituzionale, che ormai è ora un fatto sistematico e permanete continuo senza alcun termine e nemmeno pausa temporale, e probabilmente senza una reale giustificazione di fronte a gravi emergenze permanenti e mai superate, come dichiarato e dimostrato essere in pratica da studiosi italiani e stranieri per quasi tutti gli stati europei cosidetti democratici, a partire dalla fine e forse ancor prima della seconda guerra mondiale. (W. Benjamin).
Ma ormai ci siamo probabilmente assuefatti a detto stato emergenziale perpetuo, considerata l'enormità e infinità dei problemi attuali che assillano le società umane civili e non.
Quello che non è evidente è che detto stato di emergenza perpetuo sia la cura adeguata per affrontare e superare l'enormità dei problemi noti in corso.
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