L'epilogo di questa resa dei combattenti Ucraini asserragliati nei cunicoli della vecchia acciaieria di Mariupol assediata dai Russi, che nel frattempo hanno quasi completamente raso al suolo la città e distrutto i vecchi e sgangherati impianti della acciaieria, ridotta a rifugio sotterraneo di militari e civili Ucraini, i quali si erano sempre dichiarati come resistenti fino alla morte agli aggressori e assassini Russi a tutela della propria libertà e indipendenza dagli invasori (cioè piuttosto di essere catturati dai Russi avrebbero preferito la morte, in carenza di aiuti e salvezza da parte di Kiev, nel frattempo riarmatasi di carri armati tedeschi fino ai denti e mai intervenuta con mezzi militari adeguati per liberare gli assediati), lascia molto perplessi sul caos che regna nella Ucraina invasa dai Russi e di come l'uso della ragione nella gestione del sistema aggressivo e omicida Putiniano è assolutamente assente, salvo il pensiero supremo unico e infallibile dello zar post-comunista Putin.
Non si capisce la decisione dei Russi di voler espugnare a tutti i costi dopo un assedio di mesi dei cunicoli dello stabilimento, dopo avere già conquistato e distrutto l'intera città di Mariupol ed aver costretto alla fuga tutti gli abitanti residui e dopo di avere quasi raso al suolo l'intero stabilimento ridotto al solito cumulo di macerie in stile sovietico.
Perchè tanto accanimento per ottenere la resa dei circa mille supertstiti dei cunicoli, ridotti alla fame, morti. feriti e infettati da ogni malattia inclusa l'epidemia di coronavirus, di cui naturalmente i Russi generatori se ne sbattono altamente, come se ne sbattono altamente in patria loro del virus micidiale.
Ora li considerano, dopo la resa anzichè la morte dei rifugiati nei cunicoli ridotti a degli stracci di uomini, dei prigionieri guerra, trascurando il fatto che sono gli aggressori e invasori Russi omicidi gratuiti a sequestrare resistenti, processarli come colpevoli di resistenza all'aggressore e condannarli secondo i vari stili del sistema Russo ex-sovietico.
Analogamente non si capisce cosa ha combinato il governo di Kiev, con l'intervento di Gutierrez e della Croce Rossa, visto che, nonostante le potenti armi ora disponibili non ha tentato proprio nulla per salvare i resistenti, la cui fine miserevole sarà probabilmente quella tipicamente sovietica della galera a vita, deportazione o fucilazione, in mancanza di altre opportune indicazioni più precise da parte degli aggressori assassini.
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