Il folle, internato agli Interni Romani, nemmeno più si rende conto che la sua firma di un divieto che intima e proibisce il transito e la sosta di una nave di salvataggio carica di naufraghi in acque italiane non vale e non conta nulla secondo il diritto internazionale ed il diritto italiano, perchè un tale divieto se applicato tende ad impedire la salvezza e la conservazione della vita umana di naufraghi in mare aperto, ed è da considerare un atto violento e inumano assimilabile ad un tentativo volontario di causare forme di omicidio plurimo con configurazione di strage di molteplici esseri umani naufragati ed in cerca di salvezza e sopravvivenza fisica, riconosciuta da qualsivoglia forma internazionale di diritto umano alla pura vita, seppure nuda e cruda materiale, o anche solo riconosciuta semplicemente animalesca inumana, come quella di un cane a titolo di esempio, che l'Internato a Roma non ha alcun diritto di sopprimere di sua iniziativa, seppure affetto da caratteristiche o patologie fisiche nazi-fasciste e razziste, contro la vita umana e neppure contro quella inumana animalesca.
Intervenga la magistratura contro un tale folle squinternato, diffidandolo dall'eseguire un simile tentativo di omicidio plurimo volontario per motivi razzisti e inumani, contro esseri riconosciuti umani dal diritto internazionale ovunque e da chiunque sulla faccia della terra, tranne che da un folle pseudo-ministro italiano, uscito chiaramente fuori di testa affetto da tendenze arcaiche, primordiali, primitive e cavernicole omicide di natura razzista, come i suoi elettori chiaramente criminali Mafiosi organizzati , e come nell'età della pietra e degli abitanti delle caverne preistoriche.
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