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mercoledì 12 febbraio 2020

Matteo Salvini - DIFENDERE I CONFINI ERA IL SUO DOVERE ? I CONFINI COLABRODO DE CHE ?





Questo autentico gradasso e smargiasso di origini pagliaccesche derivate dai consociati grilleschi dell'epoca Conte e Di Maio, ora che è sottoposto a processo per sequestro di persona aggravato contro naufraghi e migranti, fa la vittima  e si dichiara difensore (sic !) dei confini del Suo paese, che non è il suo ma il nostro, cioè di tutti gli altri, lui incluso molto marginalmente considerata la sua limitatezza mentale ed etico-morale praticata contro esseri umani ed i loro diritti fondamentali di sopravvivenza decente e non animalesca, da lui trattati come simil-scimmie ammanettati e chiusi in gabbia da trasferire in un campo di concentramento simil-fascista e nazista come lui è, e farli sopravvivere  in un campo, detto pure giardino zoologico per bestie da mostrare e poi macellare in tutti i sensi.



Costui anzichè combattere, sequestrare e massacrare migranti, vittime di un sadico psicopatico, da lui considerati "simil-scimmie colorate" da sequestrare e massacrare in ogni maniera essenzialmente solo per soddisfare i suoi istinti sado-masochisti, alla fine definibili del tutto incurabili, incluso ora il lamento dello psicotico che recita sceneggiate tragi-comiche tipiche del presunto perseguitato politico, in realtà uno psicotico persecutore di esseri umani, doveva a suo tempo, quando ne aveva il potere, scaricare i suoi istinti animaleschi e violenti contro i trafficanti omicidi e stragisti organizzatori della tratta di esseri umani tra la Libia e la Sicilia, classici mafiosi innati di discendenza Polifemica mono-oculare, assassini e mangiatori di esseri umani, allora contro l'antico Nessuno, e ora come  divoratori in potenza d migranti africani.

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