lunedì 26 ottobre 2020

Il farmaco AT-527 anti-COVID-19 della Roche /Atea si pone in alternativa al rivale Remdesivir della Gilead

Il farmaco AT-527 della Roche/Atea lavora bloccando l'enzima polimerasi del RNA virale del coronavirus COVID-19 necessario per la replcazione virale, ponendosi in alternativa commerciale al Remdesivir della Gilead americana. Detto farmaco è nella fase 2 dei test clinici su pazienti ospedalizzati con sintomi moderati di COVID-19. La fase 3 della sperimentazione è prevista nel primo trimestre del 2021 e verrà testata anche su pazienti domestici trattandosi di un frarmaco orale di facilissima somministrazione. La ATEA statunitense sarà responsabile della distribuzione del farmaco negli USA, mentre ROCHE lo distribuirà nel resto del mondo. Si vedano i brevetti USA della Atea per la costituzione chimica del farmaco derivato purinico: - Patent Application US 2019/0153017 - Patent Application US 2020/0222442https://pharmaphorum.com/news/roche-to-co-develop-remdesivir-rival-in-partnership-with-atea/

domenica 25 ottobre 2020

Nuovo Dpcm, Conte: "Anche con prime dosi di vaccino, a Natale non potrem...

Di quale vaccino anti-COVID-19 va fantasticando a dicembre il governo Conte ? Quello che non esiste ancora in Italia o quello che si può importare dalla Svizzera di origine americana o quello a vettore adenovirale estratto dalle feci di scimpanzè di origine inglese ? Se si tratta del terzo tipo, già due volte bocciato nei test, i primi a vaccinarsi con quello dovranno doverosamente essere i componenti del governo, per evidenti ragioni di sicurezza e solidarietà nazionale, dovendo cautelarci nel rischio e pericolo incombenti a tutela dei nostri figli e della nazione.

Roche Develops a New COVID-19 Antiviral



Nuovo farmaco di terapia genetica che aggredisce e distrugge ll coronavirus del COVID-19 impedendogli la replicazione.

sabato 24 ottobre 2020

ROCHE e ATEA Pharmaceuticals (Svizzera) presentano il nuovo farmaco antivirale AT-527 per COVID-19

https://www.process-worldwide.com/roche-atea-pharmaceuticals-to-develop-potential-oral-treatment-for-covid-19-a-973591/

ROCHE annuncia insieme alla consociata ATEA Pharmaceuticals l'introduzione di un nuovo farmaco AT-527 per uso orale per la cura del COVID-19 sia domestica che ospedaliera di pazienti sia positivi infettati asintomatici che per i malati più gravi ospedalizzati.

 Il farmaco è dichiarato efficace, sostitutivo da solo o applicato assieme ad un vaccino valido, ed opera nel profondo sia contro il coronavirus parassita penetrato e attivo distruttore della cellula polmonare e sia contro il virus dormiente e inattivo a bassa concentrazione molecolare annidato e protetto nel grasso circosrtante la cellula polmonare di una persona infettata asintomatica (cioè senza i sintomi della malattia, non ancora scoppiata, ma prossima all'esplosione nel caso di ulteriore incremento della concentrazione virale nel grasso circostante per ulteriore infezione esterna).

 

Il farmaco Roche si inserisce ottimamente insieme ai farmaci notevoli anti-COVID-19 della Gilead (Remdesivir) e della Merck, entrambi per terapia genetica che smontano la struttura del genome del cronavirus che non riesce più a duplicarsi.

Questi tre farmaci singolarmente sono probabilmente sostitutivi per terapia genetica di qualunque prossimo vaccino, ora ufficialmente ancora inesistente, che viene reso con buona probabilità inutile e pleonastico, ragione per cui le campagne sanitarie sulla popolazione andrebbero iniziate subito con questi tre farmaci, nell'attesa di qualsiasi fantastico vaccino futuro (a prescindere dall'unico valido sinora di Moderna), sognato dai nostri virologi di grido, ma di poco affidamento, e dai governi programmatori di inutili lockdown e di mascherine multicolori di poca sostanza clinica, i cui esiti pratici sono solo il disordine sociale generale imposto alla popolazione, ed il conseguente incremento dell'epidemia e del fallimento economico.

 

P.S.

Il farmaco orale anti-COVID-19 della Merck si chiama EIDD-2801 (vedi ns. post precedenti riguardanti Merck in merito).

 

venerdì 23 ottobre 2020

Moderna COVID-19 Vaccine: When Can We Use It?

MODERNA dichiara che il suo vaccino anti-COVID-19 è pronto per la produzione e commercializzazione nel mese di dicembre prossimo negli USA e in Europa tramite le consociare LONZA/Svizzera - Canton Ticino e ROVI/Spagna e sollecita gli enti di controllo americano ed europeo (FDA ed EMA)a concedere urgentemente ed eccezionalmente in anticipo l'autorizzazione a procedere con la fornitura iniziale di 20 milioni di dosi del vaccino, visto e considerato che tutti i test, incluso il test 3 su grande scala di pazienti (30.000), hanno dato esito positivo e soddisfacente nel contrasto e distruzione molecolare del Coronavirus COVID-19, sia nei malati sintomatici in pericolo di vita che nelle persone positive infettate dal virus ma non ancora sintomatiche per la ridotta concentrazione del parassita dormiente nel grasso circostante alle cellule umane, ma pronto ad esplodere ed aggredire le cellule vicine in condizioni ambientali e chimico-fisiche a lui favorevoli. Secondo MODERNA il sollecito alle autorizzazioni di commercializzazione in USA ed Europa è giustificato perchè, secondo MODERNA, non ci sono più dubbi sulla validità e bontà del vaccino, in fase di ultimazione positiva del test 3, senza alcun effetto collaterale negativo verso i pazienti vaccinati secondo le prescrizioni.

giovedì 22 ottobre 2020

FDA approves Gilead's Remdesivir as Covid-19 treatment

La FDA americana approva definitivamente come farmaco attivo e determinante nella cura del COVID-19 il REMDESIVIR della Gilead americana. Apparentemente il governo e la sanità italiana non dicono nulla, e probabilmente si astengono dal ricettare e fornire ai pazienti e malati italiani il Remdesivir, preferendo occuparsi di lockdown e coprifuoco virali contro la popolazione, anzichè definire e organizzare terapie, località e cure adeguate sia per gli infettati asintomatici e sia per malati con sintomi evidenti, tacendo colpevolmente su farmaci e terapie attualmente applicati probabilmente inefficaci, tanto per tirare a campare tra un decreto proibitivo e l'altro sempre più inefficaci,nonchè ridicolmente ripetitivi, con risultati del tutto nulli affidati alle povere e fantomatiche mascherine in stile cinese. Si ignora anche colpevolmente il farmaco potente anti-Covid-19 messo in commercio dalla Merck e descritto nei nostri post precedenti. Tutto é rivolto speranzosamente verso la via alquanto traversa e dubbiosa del futuribile vaccino italiano, il cui arrivo in Italia, ad imitazione e cooperazione con la Oxford University britannica e la Astrazeneca, appare ben distante, in quanto il vaccino a vettore adenovirale di origine scimmiesca (sic!) cui si ispira la sanità italiana è stato stoppato e quindi probabilmente bocciato dagli USA per gravi effetti e malesseri collaterali secondati causati ai pazienti nei test di fase 3.

mercoledì 21 ottobre 2020

lunedì 19 ottobre 2020

venerdì 16 ottobre 2020

Il vaccino MODERNA mRNA-1273 anti-COVID-19 appare sicuro ed efficace anche nei test clinici della fase 3 finale.





Nel video allegato si evidenziano i risultati validi del vaccino Moderna mRNA contro il Coronavirus di COVID-1273, anche nel caso di persone infettate e malate anziane in condizioni fisicamente precarie.



Nessuna reazione negativa e avversa importante viene segnalata al momento e Moderna si appresta a chiedere l'approvazione ufficiale dell'ente di controllo internazionale EMA alla produzione e all'utilizzo di detto vaccino contro il COVID-19 in Europa, tramite la sua consociata svizzera-italiana del Canton Ticino "LONZA" (peraltro una fortuna insperata anche per i pazienti italiani, cui i generatori e produttori USA e Svizzeri di detto vaccino ottimale hanno guardato da lontano, coscienti dei rivoli di sangue italiano che è corso e corre nelle vene dei ricercatori e scienziati di Moderna e Lonza).



Questo successo di Moderna è stato preconizzato già alcuni mesi fa in questo blog e dalle prime dichiarazioni in merito ai possibili vaccini validi anti-COVID-19 anche da un notevole esperto epidemiologo italo-americano come Fauci.



Il carattere di forza tecnico-scientifica di detto vaccino è costituito dall'utilizzo come messaggero o vettore l'RNA, acido ribonucleico, precursore di DNA, non utilizzabile tal quale perchè troppo reattivo a livello molecolare in grado di combinarsi in maniera incontrollabile, per le nostre conoscenze bio-scientifiche attuali, generando proteine funzionali di proprietà e caratteristiche le più diverse e riproducibili per generare genomi e peptidi notevolmente differenziati e finalizzati a costruire cellule e sostanze organiche le più disparate negli esseri viventi.



L' mRNA viene coniugato con l'antigene tri-spike, frazione di punta, fusione e penetrazione del coronavirus che tramite il tri-spike invade la cellula umana e la distrugge assimilandola, e generando porzioni  o pezzi di nuovo virus che con i frantumi morenti della cellula avvelenata crescono come una semente e diffondono altrove come parassiti che si accomodano o "nidificano", per modo di dire, nel grasso circostante.



L'mRNA con l'antigene tri-spike del coronavirus generano nella cellula umana per reazione gli anticorpi adeguati e necessari  che neutralizzano la massa del coronavirus che, come tale nelle fasi successive in difesa della cellula infettata, provvedono a generare la barriera immunitaria difensiva contro il parassita.



L' mRNA vaccino che si muove entro e fuori la cellula umana viene protetto e la sua azione immunizzante viene pilotata con l'inserimento dslla sua molecola in una capsula o guaina lipidica speciale a livello dimensionale nanometrico che protegge e  impedisce reazioni secondarie non-utili allo scopo anti-virale del vaccino.



Detta capsula molecolare di grasso e lipide speciale che inguaina la molecola del vaccino può essere modulata relativamente ai tempi di dissoluzione di detta guaina lipidica nel siero entro e fuori la cellula, in tempi che possono esser modulati tra le 12 e 72 ore dalla inoculazione del vaccino nel corpo umano.

Sciogliendosi la guaina, il vaccino con l'mRNA messaggero entra in azione reagendo intatto e con tempi di permanenza e reazione definiti nell'ambente cellulare, il quale genera anticorpi e azione immunitaria adeguata  contro la proteina tri-spike virale trasportata dal messaggero RNA.



L'mRNA può anche essere dotato per sovrappiù di mezzi di movimento e navigazione nell'ambiente cellulare, con l'inserimento nella molecola di una proteina speciale a forma di flagello detta "flagellina", organi di movimento di cui il parassita inerte e amorfo (in decomposizione) è del tutto privo.



Altre notevoli proprietà di detto vaccino, possiamo anche dire unico, sono illustrate in notevoli brevetti "di ferro" USA dei ricercatori di Moderna TX.



Attendiamo con impazienza che detto vaccino con proprietà uniche, non imitabili o riproducibili, venga diffuso e messo in vendita al più presto.

martedì 13 ottobre 2020

Johnson & Johnson sospende il test di fase 3 del vaccino adenovirale del COVID-19

https://edition.cnn.com/2020/10/12/health/johnson-coronavirus-vaccine-pause-bn/index.html



Nell'articolo linkato si riferisce il fatto che anche Johnson & Johnson sospende il test di fase 3 del suo vaccino a vettore adenovirale Ad26 umano perchè un paziente ha riportato gravi disturbi imprecisati dopo la somministrazione del vaccino.

Sono in corso ora valutazioni mediche per stabilire origine e natura dei disturbi per stabilire se debbano essere imputabili al vaccino stesso o a cause connesse con altre malattie ignote portate dal paziente.



L'unico fatto apparente al momento in relazione alla costituzione del vaccino, rispetto al vaccino anch'esso in pausa di AstraZeneca, è che la componente vettoriale adenovirale del vaccino J&J è di origine umana anzichè scimmiesca come AstraZeneca, e che la componente antigene del coronavirus è più complessa e sofisticata nel vaccino J&J comprendente oltre che la frazione S tri-spike anche la scissione del suo legame furinico che unisce le tre sezioni proteiche dello spike e la loro stabilizzazione con due legami a due nuclei prolinici per sezione (cioè una modificazione genetica dell'antigene Covid 19 generatore di anticorpi immunizzanti nella cellula umana infettata nel suo interno).



Chiaramente la causa del malessere grave del paziente vaccinato che ha causato lo stop alla sperimentazione potrebbe essere benissimo un'altra, non connessa con le caratterische strutturali dei vaccini in fase di sperimentazione.

Si spera che detti malesseri, talora superabili, possano essere chiariti insieme alla loro attribuzione o meno al vaccino in sperimentazione, oppure portare a modifiche strutturali dei vaccini stessi, ripetendo qeindi i test  di collaudo su esseri umani.


sabato 10 ottobre 2020

Why is AstraZeneca's COVID-19 Vaccine Still on Pause in the US?

  

Si conferma che i test di fase 3 del vaccino anti-COVID-19 di Astra-Zeneca e Oxford, originriamente chiamato ChAdOx1, basato su un vettore adenovirale estratto dalle feci di scimpanze combinato con la proteina detta "trispike" della punta di perforazione del coronavirus COVID-19 per la generazione di anticorpi efficaci contro la malattia polmonare Covid, sono tuttora sospesi negli USA, a causa della grave infezione virale alla spina dorsale con temporanea paralisi della stessa, apparentemente causata da un terzo virus ignoto ipotizzato, estraneo al vaccino e presente nel o nella paziente, colpita per qualche giorno e poi dimessa apparentemente guarita dall'ospedale.



Secondo le autorità di controllo USA le cause di questa grave infezione al paziente non sono state ancora adeguatamente chiarite.

Detto vaccino quindi è in sospeso negli USA alla fase 3, che è considerata al momento non superata, in attesa di chiarimenti, verifiche ed eventuali modifiche biochimiche e/o sperimentali al vaccino ed eventuale ripetizione delle varie fasi di test.



Astra-Zeneca invece prosegue autonomamente la fase 3 del test in altri paesi come Brasile, Sud-Africa e altri dove le autorità di controllo non sono intervenute sospendendo la fase, giacchè inconvenienti gravi  non sono o non sono stati ancora verificati.



Rimane comunque chiaro che detto tipo di vaccino a vettore adenovirale di origine animale (mammiferi antropomorfi) è attualmente soggetto ad un notevole dubbio di effetti secondari inattesi e indesiderati, e pone il problema connesso all'estrazione di un specifico adenovirus vettore tra i tanti esistenti della stessa famiglia in animali selvaggi antropomorfi, da coniugare con il coronavirus Covid-19  tri-spike presente negli esseri umani.



Sono in corso altri studi di vaccini che utilizzano uno specifico adenovirus vettore non scimmiesco ma umano, scoperto tra i circa 60 adenovirus diversi che interessano forme varie di malattie influenzali umane più o meno gravi  che possono co-abitare nell'essere umano, e che ha proprietà di co-generazione di anticorpi vari altrettanto efficaci come quelli scimmieschi ( vedere Johnson & Johnson, ed esempio).