lunedì 28 ottobre 2019
Donald Trump confirms Isis leader died in US raid
Trump e Al Baghdadi presentati e forse assimilabili ai due interpreti principali di una tragedia Shakesperiana, dove il vincitore di una lotta all'ultimo sangue funge anche da messaggero che racconta in scena l'esito raccapricciante della tragedia e della morte per suicidio con auto-esplosione dello sconfitto.
Il suicida è descritto come un sanguinario omicida e stragista di esseri umani, vizioso, depravato e alla fine malato fisicamente oltre che mentalmente.
In punto di morte il messaggero dice che il suicida si dibatte disperatamente, piange e se la fa sotto, circondato da tre figli sacrificati e uccisi insieme ad un tal padre, omicida pure dei suoi propri figli.
Si comporta in punto di morte come una bestia, come gli animali al macello custoditi da un mandriano o come un cane in procinto di essere soppresso..
Lo ritrovano dopo l'auto-esplosione completamente smembrato.
I militari ne raccolgono i brandelli di carne e membra che rapidamente vengono analizzati e identificati come quelli del suicida inumano, catturato (vivo o) morto come usavasi nell'antico Far West.
Come nelle antiche rappresentazioni, altri messi informano che il suicida è stato tradito da una delle mogli, ripudiata, giacchè in tutte le tragedie è d'obbligo che ci sia sempre un traditore o più traditori prezzolati che consentano di realizzare omicidi e stragi di rivali sconfitti, destinati dal vincitore a morte violenta ad ogni costo.
Però tanti particolari raccapriccianti attuali di questa tragedia, e altri ulteriori futuri, potevano esserci risparmiati.
Nemmeno Shakespeare scendeva in così macabri dettagli, perchè alla fine della tragedia aveva anche accenti di pietà per la malvagità e miseria umana.
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