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giovedì 3 ottobre 2019

Carola Rackete querela Matteo Salvini e chiede la chiusura delle pagine ...

Forse Rackete non sa che Salvini è già imputato dalla magistratura italiana per sequestro aggravato di persona (nelle persone di migranti impediti di sbarcare a terra da Salvini).

E forse non sa che anche gli altri due componenti del tripletto politico (Salvini, Di Maio, Conte) sono indagati per solidarietà dichiarata e una sorta di complicità nello stesso gravissimo reato.



Poichè pare che Rakcete sostenga anche che le leggi italiane promosse e fatte approvare da Salvini sono contrarie al diritto internazionale e anche al diritto sancito dalla stessa costituzione italiana, lasciando intendere una chiara attitudine di natura neo-fascista contro i diritti fondamentale dell'essere umano del tripletto politico di cui sopra, Rackete deve anche sapere che le leggi di Salvini contro il diritto italiano e internazionale sono state approvate e promulgate dal Parlamento e dal Presidente della Repubblica italiana.



Ma com'è la faccenda ? Forse che siamo già entrati in Italia in un evidente regime autoritario a senso unico di natura neo-fascista e nessuno se ne accorge, e chi se  ne accorge non fa una piega, inclusi eventualmente i post-comunisti ora al governo ?

1 commento:

  1. Carola Rackete nella sua denuncia contro Salvini sembra dichiarare che i decreti-legge e leggi di Salvini, coadiuvato e approvato da Di Maio e Conte nei suoi atti legislativi sui migranti, approvati dal Parlamento e promulgati dal Presidente della Repubblica violano palesemente i diritti umani fondamentali tutelati sia dalla costituzione italiana che dal diritto internazionale, quindi accusa che decreti e leggi di Salvini e associati del tripletto governativo sui migranti siano incostituzionali.

    Parrebbe opportuno che la Corte Costituzionale venisse chiamata a dirimere i dubbi sulla costituzionalità e legittimità o meno di detti decreti e leggi, e che i promotori di detti decreti e leggi possibilmente inficiate da incostituzionalità, venissero chiamati a rispondere dell'accusa di incostituzionalità e, se il caso, sanzionati secondo i modi e quanto previsto dalla stessa costituzione.

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