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martedì 10 marzo 2020

REPLICA - Coronavirus, tutta l'Italia zona arancione. Ma Conte non sa niente.





Conte ora estende le limitazioni ad ogni assembramento e riunione di più persone in qualsiasi luogo pubblico o privato, ed in più le disposizioni e impedimenti al movimento e spostamento dei singoli al di fuori del proprio luogo di residenza a tutta l'Italia, oltre che della Lombardia e le altre provincie del Nord Italia.

Inoltre viene raccomandato più o meno tassativamente di barricarsi in casa e di uscire solo per i  casi di necessità evidenti.



Tutto ciò ipotizzando che queste misure possano servire a fermare la diffusione ulteriore del corona-virus in Italia.



Cioè in sostanza Conte per bloccare la diffusione del virus sospettato mortale, anzichè bloccare il virus blocca le persone sane in casa, raccomandando questo fatto di bloccare le persone sane, anzichè quelle infettate e malate, come una assunzione di responsabilità da parte sua e della intera popolazione, non sospettando nemmeno lontanamente che queste nuove iniziative possano essere del tutto inutili, valide solo per temporeggiare alla sperindio, non sapendo che pesci pigliare, lui ed i suoi pseudo-esperti politici spacciando queste disposizioni limitative politico-sociali come determinanti nella lotta al virus.



Invece la storia e la cura delle malattie infettive gravi, nel tempo passato e nella realtà dei fatti vissuti, indica che è la lotta specifica con ogni mezzo contro il virus, e verso gli infettati da virus, è quella che va praticata, mentre verso i sani vanno caldeggiati solo comportamenti personali che contrastino utilmente il virus e la sua diffusione.



La vera quarantena praticata in passato è quella che suggeriva la creazione di ospedali dedicati e specifici, detti in passato "lazzaretti", in cui dovevano essere ricoverati, isolati e curati da volontari immunizzati per almeno quaranta giorni gli infettati, segnalati dalla popolazione sana e dalle autorità sanitarie, raccolti al più presto e isolati da infermieri volontari immunizzati su tutto il territorio infettato (gli antichi "monatti" del Manzoni), fino alla possibile guarigione, esclusivamente e solo contro l'infezione grave in corso con l'obbiettivo di separare materialmente gli infetti e malati dai sani, evitare materialmente il loro contatto e la diffusione continua e occasionale dell'infezione.



Va notato che il virus non è un batterio vivente, che nasce. vive e muore per sè nel giro di.quaranta giorni (da cui il nome di quarantena di isolamento del malato), ma è una molecola chimica complessa non dotata di vita, che si forma a caso tramite reazioni chimiche incontrollate e spontanee,  e che vegeta e diffonde in ambienti e animali contaminati, in zone di putrefazione organica collettiva, di sporcizia personale e di grave contaminazione organica ambientale, come in molte località italiane e, per esempio, in tutta la Cina rapidamente industrializzata a casaccio, contro ogni regola e controllo sanitario, contro natura,  generando malattie nuove e gravissime per tutta l'umanità, simili alle radiazioni nucleari come pericolosità, magari sulla famigerata Via della Seta cui l'Italia aderisce, e Conte in particolare, entusiasticamente.    

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