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domenica 14 aprile 2019

La critica di Giuliano Ferrara a papa Ratzinger



A commento della critica di Giuliano Ferrara a papa Ratzinger e alla sua chiara condanna della pedofilia si può dire innanzitutto che è ridicolo sostenere che papa Ratzinger sia come "un piccolo credente" perchè critica e condanna duramente i sacerdoti che dopo il '68 se ne sono andati dalla Chiesa per inseguire l'amore ed il piacere sessuale connesso, percorrendo "le vie dell'inferno".

Ferrara non tiene conto in questo giudizio negativo verso Ratzinger che il principio motore della condanna dei preti spretati e pedofili si fonda sulla perdita o rinuncia alla Fede in Dio, nel suo Figlio Gesù Cristo e nella parola di Gesù come manifestata nel Nuovo Testamento.
E' la mancanza o perdita della Fede in Dio che comporta il male demoniaco e vincente nel prete spretato o pedofilo, e Ratzinger fa appello alla teologia morale come una specie di "costituzione" e disposizione imperativa contro comportamenti di perversione sessuale, di abusi sessuali e di pedofilia dei sacerdoti nella Chiesa, che sono contro la costituzione morale espressa nelle sacre scritture della Chiesa cattolica.

Per papa Ratzinger l'abuso sessuale e la pedofilia sono una chiara violazione della morale cristiana cattolica, chiaramente connessa con la perdita o mancanza della Fede in Dio e nella parola del Figlio Gesù.
Non è questione di vedere "incesti" e "rischi di distruzione della famiglia", mentre la perdita o mancanza della Fede in Dio è l'origine e successivo potenziamento della tendenza demoniaca e radicale verso il male che prevalgono nell'uomo senza Fede e lo squalificano come non - Cristiano Cattolico.

Ferrara si domanda perchè tanta preoccupazione di Ratzinger verso gli abusi sessuali e la pedofilia nella Chiesa, quando abitualmente si procurano miliardi di aborti all'anno e di bambini non nati.
In realtà sono due questioni del tutto diverse e irrisolte, dove però la pedofilia non c'entra nulla, che è un peccato giudicato gravissimo nella teologia morale, che agisce corrompendo e distruggendo l'anima e lo spirito dei minori e dei bambini, consapevoli e trascinati al male assoluto ed alla perdita totale della Fede in Dio, la quale è l'unico metro di misura della salvezza spirituale di ciascuno e della necessità di operare per la gloria di Dio nel mondo  contro il male radicale.

Si può dire alla fine che Ferrara esagera paurosamente quando afferma che bene e male si dissimulano e si integrano a vicenda, lasciando intendere che la morte di Dio non è solo una affermazione apodittica occasionale ma è una realtà vera, e che la scomparsa del demonio è una cosa analoga e contemporanea.

Affermazioni di una assurdità totale fuori dalla realtà del mondo.


Allegato link relativo:

https://www.huffingtonpost.it/2019/04/13/

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